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“Buon Compleanno, Prof!”, Ail Bologna ricorda Sante Tura
La Sezione bolognese dell’Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e Mieloma ha presentato l’intervista inedita al professor Sante Tura realizzata da Emanuela Zocaro a luglio 2021. Alla conferenza stampa è intervenuto Gaetano Bergami, da poco nominato presidente di Ail Bologna dall’Assemblea dei Soci.
di Redazione
Maggio è il mese in cui il professor Sante Tura avrebbe compiuto gli anni e Ail Bologna ha voluto ricordare e rendere omaggio al padre dell’ematologia a Bologna, "faro dell’Ematologia in Italia, fondatore di Ail Bologna, medico, ricercatore e uomo indimenticabile". E lo ha fatto presentando un'intervista realizzata allo stesso professor Tura. L’idea dell’intervista è nata dal desiderio di carpirne parte della straordinaria storia, dell’esperienza e della visione.
Pochi mesi prima della scomparsa del professore (avvenuta l’11 ottobre 2021) – ricorda una nota di Ail Bologna – , Emanuela Zocaro ha realizzato una lunga intervista: due giorni di colloquio che hanno portato la riflessione in sfere diverse della vita personale e dell’esperienza professionale del professor Tura.
Dalla scelta di diventare medico, alla capacità di mettere sempre i pazienti al centro. Dalla nascita dell’Ematologia a Bologna, alla costruzione del primo nucleo dell’Istituto di Ematologia “L. e A. Seràgnoli”. Dal racconto della sua formazione, ad alcuni emozionanti ricordi familiari dedicati all’amata moglie Giuliana e agli adorati figli.
Dalle nuove frontiere della Ricerca Scientifica e all’individuazione di nuove terapie in onco-ematologia, alla riflessione sull’assistenza ai pazienti e sulla medicina del territorio.
Dalla nascita di Ail Bologna e dall’impegno come presidente dell’associazione, all’amicizia con Franco Mandelli.
Dall’importanza delle relazioni, all’immancabile sguardo al futuro che portava il Professor Tura a definire “inarrestabile” la marcia verso la guarigione di tutte le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma.
Alcuni stralci dell’intervista sono letti dal dottor Gabriele Canè (moderatore d’eccezione della conferenza stampa del 31 maggio e amico del professor Tura) per introdurre il ricordo portato dagli ospiti invitati a intervenire:
• Michele Cavo Direttore dell’UOC dell’Istituto “L. e A. Seràgnoli"
• Pier Luigi Zinzani Direttore Programma Linfomi dell’Istituto “L. e A. Seràgnoli”
• Achille Contedini Consigliere di Ail Nazionale
• Gaetano Bergami Presidente di Ail Bologna
• Dante Corticelli Volontario di Ail Bologna
• Chiara Gibertoni Direttrice Generale del Policlinico di Sant’Orsola
• Stefano Zamagni Professore di Economia Politica dell’Università di Bologna
• Elisabetta Tura Figlia del Professor Tura
Fra gli interventi, una nota riporta le parole del dottor Achille Contedini, consigliere di Ail nazionale e ex-presidente di Ail Bologna che afferma: «Sante Tura ha portato l’Ematologia bolognese e l’Istituto Seràgnoli a livelli mondiali, eccellenza degnamente proseguita dai suoi allievi che operano in Istituto. Una vita lunga e piena di soddisfazioni, iniziata quando le patologie maligne del sangue erano una sicura condanna e conclusa con la soddisfazione di vederne tante diventate non solo curabili, ma anche guaribili. Tantissime persone oggi vivono grazie a lui!».
Il dottor Contedini è stato presidente di Ail Bologna dal 1992 al 2004 ed è tornato a esserlo (come previsto dallo Statuto dell’Associazione) dopo la scomparsa del professor Tura a ottobre scorso e fino alla scadenza del Consiglio di Amministrazione.
L’11 maggio scorso, Il dottor Achille Contedini ha passato il testimone al dottor Gaetano Bergami, nominato presidente di Ail Bologna dall’Assemblea dei Soci. E la conferenza stampa stampa odierna è stata anche un’occasione per presentare ufficialmente e pubblicamente il nuovo presidente di Ail Bologna, che afferma: «Leggendo l’intervista al Professor Tura sono stato particolarmente colpito dalle risposte relative alle nuove cure e al sogno di rendere sempre più e meglio curabili malattie tumorali del sangue. Credo nell’innovazione e la mia missione con Ail Bologna sarà rendere più efficaci tutti i nuovi canali di Ricerca Scientifica che potranno portare all’individuazione di nuove terapie».
Fra le risposte tutte di grande profondità e impatto emotivo dei relatori, riportiamo quella di Stefano Zamagni, professore di Economia Politica dell’Università di Bologna, amico di Ail Bologna e sempre apprezzato dal professor Tura che afferma: «Per ricordare la figura del professor Sante Tura mi avvalgo dell’aneddoto che Seneca utilizza per farci capire la cifra di Socrate. Scrive Seneca: “A Socrate offrivano molti doni. Allora Eschine, un discepolo povero, gli disse: “Non trovo nulla da offrirti che sia degno di te. Di conseguenza ti offro me stesso, l’unica cosa che possiedo. Questo dono, gradiscilo, te ne prego”. Socrate gli rispose “Per quale ragione il tuo non dovrebbe essere un grande dono? A meno che tu non faccia poco conto di te stesso. Sarà mia cura quindi restituirti a te stesso migliore di come ti ho ricevuto”. Così, sempre ha fatto Sante durante il suo lungo cammino terreno».
Emozionanti e ricche di affetto per il professor Tura sono le parole di Dante Corticelli, volontario della Navetta di Ail Bologna che, a nome di tutti gli oltre 480 volontari, afferma: «Dobbiamo dire che questo luminare dell'Ematologia, con tanti titoli accademici, quando saliva in Navetta diventava uno di noi, con cui si parlava di sport, di politica, di ecologia e, perché no, anche di medicina: era una persona sempre aperta alle opinioni degli altri. Ci parlava degli straordinari progressi della Ricerca, quando invece agli inizi della sua carriera, l'arma più potente contro la malattia erano: “le iniezioni di speranza”. Una frase che ripeteva sempre era: “Vivo come se dovessi vivere sempre, ma… ma ho la valigia pronta”».
Il testo di Emanuela Zocaro si apre con una splendida immagine del professor Tura, fissata all’inizio del loro dialogo (a luglio 2021) da cui è nato l’intervista che oggi presentiamo: «Entro nella stanza in cui mi aspetta il professor Sante Tura in una giornata davvero molto calda. L’ho incontrato tante volte negli anni, e ancora una volta il suo sguardo mi sorprende. Non il colore degli occhi, non la forma, ma la luce. Un entusiasmo bambino e una passione senza fine che coinvolge e contagia in modo stupefacente. Anche negli anni in cui avrebbe potuto pensare solo ai suoi mille successi del passato, lui ha sempre conservatola curiosità del ricercatore e la tenacia del grande clinico, che quando incrocia lo sguardo dei propri pazienti li accoglie e li illumina con il suo saper curare e saper ascoltare».
L'intervista integrale qui e in allegato (a fondo pagina)
Nell'immagine in apertura in primo piano Michele Cavo, Direttore dell’UOC dell’Istituto “L. e A. Seràgnoli e da sx Gaetano Bergami, Presidente di AIL Bologna; Gabriele Canè; Pier Luigi Zinzani, Direttore Programma Linfomi dell’Istituto “L. e A. Seràgnoli”, Elisabetta Tura; Achille Contedini, Consigliere di AIL Nazionale; Stefano Zamagni, Professore di Economia Politica all’Università di Bologna e Chiara Gibertoni, Direttrice Generale del Policlinico di Sant’Orsola – Foto di Federico Tais
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