Volontariato

Una squadra di tutor per profughi ucraini e famiglie ospitanti

Sono i volontari e le volontarie che rispondendo alla call lanciata dal Csv regionale si sono resi disponibili per affiancare nella vita di tutti i giorni chi è giunto qui in fuga dalla guerra, ma anche chi ha aperto la propria casa. Il progetto è «un unicum in Italia da esportare e condividere in altre comunità come una buona prassi portata avanti in un contesto territoriale di piccole dimensioni come il nostro», osserva il presidente del Csv valdostano Claudio Latino

di Redazione

In Valle d’Aosta una rete di tutor volontari, nata dal basso, affianca e accompagna nella vita di tutti i giorni i profughi ucraini che in questi mesi si sono stabiliti nella regione. Una squadra di persone che, rispondendo ad una call del Csv Valle d’Aosta, si è reso disponibile per sostenere chi è fuggito dalla guerra ma anche le famiglie che hanno offerto loro ospitalità nelle proprie case e nelle proprie vite, spesso tra mille impegni e difficoltà.

I tutor vengono coinvolti dal Tavolo di coordinamento regionale per l’Ucraina voluto dal governatore Erik Lavevaz, a cui siedono, oltre al Centro di servizio, anche la Protezione civile e altri enti ed istituzioni pubbliche locali. Questi volontari entrano in azione al momento dell’assegnazione degli alloggi alle famiglie ucraine.
«Questo progetto che ha preso il via grazie all’azione sinergica di soggetti diversi, rappresenta un unicum in Italia», ha detto il presidente del Csv Claudio Latino «da esportare e condividere in altre comunità come una buona prassi portata avanti in un contesto territoriale di piccole dimensioni come il nostro».

Alla call lanciata dal Centro di servizio per raccogliere le disponibilità dei tutor, hanno risposto finora 12 associazioni già operative a fianco di alcune famiglie e suddivise in base al criterio della territorialità e alle criticità che emergono; una decina di altre realtà organizzative si sono rese disponibili a organizzare attività collaterali e di animazione a favore dei profughi.

Questo è uno degli esiti dell’impegno del Csv che dall’inizio dell’emergenza collabora con il tavolo di coordinamento regionale per l’Ucraina. Una sinergia tra volontariato, soggetti pubblici e privati, che ha già portato, tra l’altro, alla raccolta di oltre 90mila euro destinati ai profughi ucraini presenti sul territorio regionale e al sostegno dei singoli cittadini e delle famiglie valdostane che hanno offerto gratuitamente la propria ospitalità, per coprire, almeno parzialmente, le spese sostenute. Una parte dei fondi raccolti è stata anche destinata al sostegno di attività di accompagnamento all’accoglienza lunga, realizzate da organizzazioni non profit.

In apertura photo by Vika Strawberrika on Unsplash

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