Welfare

Biagi: Attac, strategia della tensione

L'associazione: «Ci opporremo alla criminalizzazione dei movimenti».

di Giampaolo Cerri

Sull’omicidio Biagi interviene anche Attac che, tra l’altro, ha a Bologna la propria sede. «Condanniamo senza mezzi termini l’assassinio di Marco Biagi. E’ un ritorno della strategia della tensione, quella che vuole far chiudere in casa tutti i cittadini cancellando il conflitto sociale e politico, come nel 1969, e come tante altre volte nel nostro paese. Non a caso questo avviene, ancora una volta, nel pieno della ripresa delle lotte sociali e pochi giorni prima della manifestazione sindacale del 23 marzo. Pochi giorni fa è circolato un documento dei servizi segreti in cui si affermava che esponenti politici che lavorano per il Governo sulla riforma del mercato del lavoro correvano rischi. Chiediamo al Governo di spiegare a tutti quali fossero le notizie che avevano i servizi segreti. A noi comunque è assolutamente chiaro che chiunque sia stato e chiunque rivendicherà questo omicidio, ha compiuto un atto contro il movimento, contro i lavoratori e tutti quelli che si battono per la democrazia e per la difesa dei diritti. Non dobbiamo accettare il ricatto di chi vuole mandarci a casa, affermando che il conflitto crea il clima di violenza che produce questi fatti. Ci batteremo contro il tentativo di criminalizzazione di tutti i movimenti che si battono per un’alternativa in questo paese. La condanna di questo omicidio e del tentativo di rilanciare la strategia della tensione si unisce quindi alla necessità di continuare a battersi per creare le condizioni per una reale alternativa democratica al potere dominante. Partecipiamo alla manifestazione di protesta che i sindacati hanno indetto e discuteremo con tutto il movimento su quali iniziative prendere. Attac».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA