Politica
Ucraina, Valerio Valenti è il nuovo Commissario delegato per i minori non accompagnati
La figura è nata a marzo per gestire l'accoglienza dei tanti minori provenienti dall'Ucraina, spesso senza i genitori. Il compito era stato affidato a Francesca Ferrandino, allora Capo Dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione. In quel ruolo, dal 9 gennaio, c'è Valenti che oggi assume quindi anche le vesti di commissario delegato
Valerio Valenti è il nuovo Commissario delegato per i minori non accompagnati provenienti dall’Ucraina. L’ordinanza 960 del Capo del Dipartimento della Protezione Civile, firmata da Fabrizio Curcio il 23 gennaio e pubblicata il 30 gennaio in Gazzetta Ufficiale, stralcia il nome del Prefetto Francesca Ferrandino dall'art. 2, comma 1, dell'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 876 del 13 marzo 2022. Quell’ordinanza, nel momento iniziale dell’accoglienza dei profughi ucraini, istituiva il Commissario delegato per il coordinamento dell’assistenza nei confronti dei minori non accompagnati provenienti dall’Ucraina e dava l’incarico a Francesca Ferrandino, allora Capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’interno. Un ruolo che la Ferrandino non ricopre più.
Dal 9 gennaio 2023 infatti il Capo del Dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione è Valerio Valenti. Nato a Trapani nel 1958, è stato Prefetto a Brescia, Brindisi, Trieste e Firenze. Resta quindi il ruolo, anche in considerazione del fatto che lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 3 marzo 2023 e della necessità di assicurare senza soluzione di continuità lo svolgimento delle funzioni affidate al Commissario delegato. Al 31 dicembre 2022, sono 5.042 ucraini i minori stranieri non accompagnati presenti in Italia, il 25,1% di tutti i MSNA: sono la prima nazionalità. In particolare le bambine e le ragazze sono 2.573: in pratica su dieci MSNA di sesso femminile, quasi 9 vengono dall’Ucraina. Sono invece 49.444 i minori ucraini che dall’inizio del conflitto a oggi sono entrati in Italia (dati Protezione Civile) su 173.645 ingressi.
In foto, bambini ucraini partecipanti ai laboratori di Ciai
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