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In lotta contro gli abusi su minori.

Programmi in difesa dei bambini. Diverse le azioni adottate dall’europarlamento e dalla Commissione europea in difesa dei bambini e contro lo sfruttamento sessuale dei minori.

di Redazione

Programmi in difesa dei bambini.
Sono diverse le azioni adottate dall?europarlamento e dalla Commissione europea in difesa dei bambini e specificatamente contro lo sfruttamento sessuale dei minori. In particolare si può parlare di ?Stop?, programma istituito nel 1996 dal Consiglio dell?Unione che nel primo periodo ha avuto in dotazione 6,5 milioni di euro e che per il 2000 può contare su un finanziamento di 1,5 milioni di euro. Scopo di ?Stop? è quello di stimolare, sostenere e potenziare le reti e la cooperazione pratica (come lo scambio e la diffusione di informazioni ed esperienze) tra coloro che nei diversi Stati membri sono responsabili della lotta contro la tratta degli esseri umani e lo sfruttamento sessuale dei bambini. Un?altra finalità che si pone il programma riguarda il miglioramento e l?adeguamento della formazione e delle competenze delle persone responsabili, negli stati membri, della lotta contro questo particolare tipo di criminalità. Tra i programmi gestiti dalla Commissione che si preoccupano di contrastare questa azione criminale, come la tratta degli esseri umani e lo sfruttamento delle tecnologie in particolare della pornografia infantile su Internet. Inoltre c?è Daphne un programma che è sostenuto da un finanziamento di 20 milioni di euro (circa 40 miliardi di lire) per il quadriennio 2000-2004 e che si prefigge di contrastare la violenza contro i bambini, gli adolescenti e le donne. Se l?azione diretta, infatti, spetta agli stati membri, l?Ue è chiamata a intervenire sia per prevenire il fenomeno sia per fornire sostegno alle vittime attraverso progetti transnazionali di studio e programmi di intervento gestiti da associazioni e Ong. Il progetto Daphne è stato approvato in prima battuta, ma ha subito delle modifiche in seguito agli emendamenti presentati nel dicembre scorso dagli europarlamentari e ora attende il voto definitivo del Parlamento di Strasburgo.
Sono diverse le azioni adottate dall?europarlamento e dalla Commissione europea in difesa dei bambini e specificatamente contro lo sfruttamento sessuale dei minori. In particolare si può parlare di ?Stop?, programma istituito nel 1996 dal Consiglio dell?Unione che nel primo periodo ha avuto in dotazione 6,5 milioni di euro e che per il 2000 può contare su un finanziamento di 1,5 milioni di euro. Scopo di ?Stop? è quello di stimolare, sostenere e potenziare le reti e la cooperazione pratica (come lo scambio e la diffusione di informazioni ed esperienze) tra coloro che nei diversi Stati membri sono responsabili della lotta contro la tratta degli esseri umani e lo sfruttamento sessuale dei bambini. Un?altra finalità che si pone il programma riguarda il miglioramento e l?adeguamento della formazione e delle competenze delle persone responsabili, negli stati membri, della lotta contro questo particolare tipo di criminalità. Tra i programmi gestiti dalla Commissione che si preoccupano di contrastare questa azione criminale, come la tratta degli esseri umani e lo sfruttamento delle tecnologie in particolare della pornografia infantile su Internet. Inoltre c?è Daphne un programma che è sostenuto da un finanziamento di 20 milioni di euro (circa 40 miliardi di lire) per il quadriennio 2000-2004 e che si prefigge di contrastare la violenza contro i bambini, gli adolescenti e le donne. Se l?azione diretta, infatti, spetta agli stati membri, l?Ue è chiamata a intervenire sia per prevenire il fenomeno sia per fornire sostegno alle vittime attraverso progetti transnazionali di studio e programmi di intervento gestiti da associazioni e Ong. Il progetto Daphne è stato approvato in prima battuta, ma ha subito delle modifiche in seguito agli emendamenti presentati nel dicembre scorso dagli europarlamentari e ora attende il voto definitivo del Parlamento di Strasburgo.

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