Welfare

Oxfam, due giorni a Firenze per costruire l’eguaglianza

Seconda edizione dell'evento, il 12-13 maggio, nel suggestivo scenario dell'Istituto degli Innocenti, luogo simbolo della carità per secoli. Confronto di pensiero, pratiche e protagonisti. Un premio all'impresa che si è impegnata a ridurre le diseguaglianze, docufilm, libri, dibattiti e un concerto finale con Giancane, i Modena City Ramblers, i Kabila, Giacomo Lariccia

di Giampaolo Cerri

Torna il Festival di Oxfam Italia. La grande organizzazione britannica che dal 1942 lotta contro la povertà e le diseguaglianze, nella sua articolazione italiana ripropone un suo evento nazionale, il prossimo 12-13 maggio a Firenze. Il Festival, spiega una nota, «torna a far luce sulla disuguaglianza. Una disuguaglianza sempre più larga, che permea la sfera economica, sociale e scolastica, l’accesso alle cure e alla cultura, e il modo di guardare alle minoranze».

Suggestiva la location: l’Istituto degli Innocenti, il grande complesso vasariano nel cuore del capoluogo toscano, che per secoli è stato un terminale di carità, in quanto deputato all’accoglienza dei bambini abbandonati, i poverissimi di sei secoli fa.

Col titolo Creiamo un futuro di uguaglianza e fra mura che, come detto, parlano, il Festival ospiterà studiosi, politici, scrittori, giornalisti, rappresentanti della società civile per un confronto a più voci sulle disuguaglianze che attraversano la nostra società e su quali soluzioni sia possibile mettere in campo per contrastarle.

«In un Paese in cui il 10% degli italiani più ricchi detiene oltre 6 volte la ricchezza della metà più povera della popolazione, in cui in 16 anni è più che raddoppiata la quota di famiglie in povertà assoluta e 1 giovane su 4, tra gli under 30, è a rischio povertà, in Oxfam ci battiamo per invertire la rotta e contribuire alla creazione di società più eque, mobili e dinamiche», commenta Roberto Barbieri, direttore generale di Oxfam Italia, «come dichiariamo nel nostro Manifesto Per un futuro di uguaglianza, che presenteremo in apertura del Festival, siamo impegnati per un’economia fondata sul rispetto dei diritti umani e dell’ambiente, capace di restituire valore, potere e dignità al lavoro. In altre parole il futuro che vediamo è fatto di accoglienza per chi cerca rifugio, servizi pubblici di qualità accessibili a tutti, pace e solidarietà internazionale. L’Oxfam Festival sarà l’occasione per raccontare tutto questo, condividendo storie e visioni, modelli virtuosi e proposte concrete. Con i giovani soprattutto, a cui il futuro appartiene più che ad altri».

Ecco il programma.

12 maggio, creare un futuro di eguaglianza

Alle 9,30 Come cambiare il nostro sistema economico e i modelli di business per coniugare crescita e sostenibilità, redditività e solidarietà. Da qui prenderà le mosse Creiamo un futuro di uguaglianza, nella mattina di venerdì 12 con Roberto Barbieri, direttore Generale di Oxfam, Ugo Biggeri, rappresentante regionale per l’Europa della Global Alliance for Banking on Values, Giuseppe Morici, autore e vicepresidente Feltrinelli, Azzurra Rinaldi, direttrice della School of Gender Economics, Valentina Rotondi, economista e membro del Comitato Scientifico di Economy of Francesco.

E per fare il punto sui tanti che hanno già iniziato a prendersi cura del futuro attraverso un presente illuminato, Oxfam Italia premierà, alle 12,00 – nell’ambito della 2a edizione di Combattere la disuguaglianza, si può fare, dedicato ad Alessandra Appiano – chi ha saputo raccontare la disuguaglianza con la sua professione e chi invece affrontarla sul campo. Con la conduzione di Ilaria D’Amico e il contributo dei membri delle giurie: Camilla Baresani, Leonardo Becchetti, Riccardo Bonacina, Nanni Delbecchi, Roberto Giovannini, Vito Oliva, Marco Pratellesi, Giuseppe Smorto, don Stefano Stimamiglio, sarà assegnato «un riconoscimento speciale a un’impresa che si è impegnata nella riduzione delle disuguaglianze nella propria filiera». I premi» sono stati realizzati da Devis Zani, studente dell’Accademia di Belle Arti di Firenze che è risultato vincitore di un bando specifico promosso da Oxfam, spiega la nota.

Il pomeriggio si aprirà poi sul grande tema degli Esg (Environmental, Social, Governance): «Una grammatica diventata sinonimo di sostenibilità per le aziende, con un pericoloso ritardo dell’Italia nell’affrontare in modo integrale le sfide e i diversi pesi specifici delle tre aree Esg, troppo spesso trasformate in alibi per trascurare il cruciale fattore “S” di società, senza investire in modo intenzionale, misurabile e anche addizionale, nella dimensione umana dell’impatto del business. Con Mario Calderini docente del Politecnico di Milano, Enrico Giovannini, direttore scientifico di ASviS, Giovanna Gregori, direttore esecutivo Associazione delle Imprese Familiari – Aidaf, Giorgia Ceccarelli, Business and Human Rights Policy Advisor, Oxfam Italia, Ylenia Tommasato, direttrice Sviluppo Sostenibile Bolton Group e Paolo Iabichino, direttore creativo, fondatore con Ipsos dell’Osservatorio Civic Brand.

A chiudere la giornata dalle 17.30 sarà Daniel Susskind, autore di Un mondo senza lavoro (Bompiani), affrontando il tema delle nuove sfide imposte dall’automazione e dall’intelligenza artificiale con i problemi correlati alla disuguaglianza, al potere e al senso delle nostre vite.

Ancora nel pomeriggio, per ampliare lo sguardo sul mondo del lavoro in contesti solo apparentemente lontani da noi, si terrà la proiezione di Qaderat, intenso docu-film sull’esperienza dell’imprenditoria sociale femminile nel contesto mediorientale e nord africano. Visione da cui prenderà spunto la tavola rotonda a seguire, che vedrà la testimonianza diretta di imprenditrici palestinesi e marocchine, insieme a rappresentanti delle istituzioni toscane e della finanza etica.

13 maggio, fra inclusione e cambiamento

Sabato mattina si parlerà di C’è una fiaba anche per te (Bompiani), dell’autrice ungherese Dorottya Rédai. Una raccolta di 17 fiabe rielaborate in chiave inclusiva rispetto alle differenze di genere e alle minoranze. Il libro, già tradotto in 8 Paesi, verrà presentato da Maura Gancitano, filosofa, saggista e co-fondatrice di Tlon, Boldizsar M. Nagy, curatore dell’edizione ungherese e di libri per bambini, con l’intervento della stessa Redai. Anche il sistema moda porterà il suo vissuto di disuguaglianze, rinnovando e aggiornando il progetto I was a Sari con il suo fondatore, Stefano Funari, la coordinatrice del progetto Manali Jayantilal Ghaghda e l’artigiana di Mumbai Kalpana Suresh Bomble, che condivideranno l’esperienza e il suo impatto di emancipazione, trasformazione ed empowerment. All’incontro parteciperà anche Maura Latini, ad di Coop, che racconterà l’impegno per la parità di genere nelle filiere agricole femminili italiane, soprattutto nel Sud Italia, e la campagna Close the Gap.

Sarà poi il momento di dare spazio alla politica, interrogandosi sul ruolo che può e deve avere per invertire la rotta. L’incontro del primo pomeriggio sarà dedicato ad approfondire il tema insieme a Oxfam Italia, che rilancerà il proprio intervento in Italia con la sua strategia di cambiamento in quattro ambiti di intervento: inclusione sociale, giustizia di genere, educazione inclusiva e lavoro dignitoso. Una tavola rotonda durante cui si confronteranno Linda Laura Sabbadini, direttrice del Dipartimento per lo sviluppo di metodi e tecnologie per la produzione e diffusione dell’informazione statistica dell’Istat, Alessandro Bechini, responsabile Programma Italia di Oxfam, Sara Funaro, assessora al Welfare del Comune di Firenze, Andrea Morniroli, coordinatore Forum Disuguaglianze e Diversità, Serena Spinelli, assessora al welfare della Regione Toscana, Maria Francesca Cellai, consigliera Indire, Emiliano Fossi, parlamentare e membro della commissione Lavoro della Camera dei Deputati.

La parte finale del Festival, dalle 17,00, si concentrerà infine sul cruciale tema dell’Acqua, con Ogni goccia conta. Partendo dalla fotografia del tragico impatto che guerre, cambiamenti climatici e disastri naturali hanno sulle popolazioni in paesi come Ucraina, Siria, Turchia o nelle regioni più povere dell’Africa, l’incontro ribadirà l’importanza di garantire acqua e servizi igienico-sanitari alle comunità più vulnerabili. Con le testimonianze di Monica Perosino, autrice del libro La neve di Mariupol, di Riccardo Sansone, responsabile dei programmi all’estero di Oxfam Italia e Giacomo Stefanini, chief Water Giver & Founder di Wami.

Musica per essere più uguali

Sarà infine un ricco e variegato concerto con i Modena City Ramblers, Giancane, Giacomo Lariccia e i Kabila a chiudere il Festival. Ingresso gratuito al Cinema “La Compagnia”, ore 21,00. «Con Oxfam siamo legati da molti anni da una profonda amicizia che ci ha portato a visitare tre volte la Palestina per il progetto "Make music not walls", ad essere al loro fianco in aiuto delle popolazioni colpite dalle più gravi emergenze umanitarie», spiega Francesco “Fry” Moneti dei Modena City Ramblers – Il concerto del 13 maggio sarà un’occasione non solo di festa e musica, ma anche per riflettere grazie alle testimonianze di chi insieme ad Oxfam porta cambiamenti nelle vite delle persone».

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