Non profit

Il vaccino antinfluenzale è gratis solo per gli over 65

Sono anziano, soffro il freddo e spesso prendo anche il raffreddore. Alcuni amici mi hanno detto, però, che c'è la possibilità di farsi vaccinare, gratuitamente, contro l'influenza.

di Redazione

Sono anziano, soffro il freddo e spesso prendo anche il raffreddore. Alcuni amici mi hanno detto, però, che c’è la possibilità di farsi vaccinare, gratuitamente, contro l’influenza. È vero? S.T. (Ge)(E:mail) Diciamo subito una cosa: solo in teoria il vaccino contro l’influenza è gratis e il ministro della Sanità, invita tutti gli italiani a farvi ricorso. Così è intervenuto anche il presidente dell’Aduc, Vincenzo Donvito, perché c’è qualcosa che il ministro non dice, ed è qualcosa di molto importante: che è gratis solo per le persone con piu’ di 65 anni e le categorie a rischio, e che questi ultimi per averlo gratis devono farselo prescrivere dal medico di famiglia (sfidiamo chiunque a trovarne uno che abbia ancora le scorte disponibili) o dall’Asl, con tanto di coda e tempo per farla, che sono tutt’altro che gratis. Per tutti gli altri non resta che andare dal farmacista con la ricetta del medico e pagare; successivamente, conservando scontrino, ricetta e bollino della confezione, potrà includere questo costo nella voce “spese sanitarie” della denuncia dei redditi (ovviamente questo vale solo per chi fa questa denuncia) nella misura della detrazione d’imposta che gli spetta, e quindi non sarà mai “davvero” gratis. Facile aggiungere che c’è qualcosa che non funziona in questa macchina sanitaria che, a detta del ministro, sarebbe pronta per affrontare le emergenze, e troverebbe ostacoli solo nella poca disponibilità dei medici. Associandoci alle richieste di mutualizzazione di farmaci che, con il principio attivo del Zanamivir, sono in grado di stroncare il virus dell’influenza sul nascere, non possiamo rilevare che, come sempre, prevenire è meglio che combattere: la disponibilità diffusa del vaccino è sicuramente la forma più semplice di prevenzione. Se questa disponibilità è affogata dal mare della burocrazia (come spesso succede), è troppo facile dare la colpa ai medici. Ci sentiamo a disagio nel difenderne la corporazione ma pensiamo che in questo caso il ministro la stia trasformando in una sorta di capro espiatorio, per coprire alcune deficienze strutturali. Se si ha a cuore la salute degli italiani occorre che il vaccino sia disponibile in farmacia così come lo è nelle Asl. a cura di R. Schirer e M. Persotti


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