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La scuola in ospedale, un progetto pilota della Andrea Bocelli Foundation

Sarà realizzato vicino alla ludoteca dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Cultura e apprendimento come parte integrante di un concetto globale di salute per bambini e ragazzi. Una struttura in grado di offrire le migliori condizioni in termini di spazi, tempi e relazioni. Un contenitore di strumenti utili per la creazione di percorsi didattici innovativi, che la Fondazione porta avanti da tempo con i laboratori di arte, musica e digitale

di Redazione

La Andrea Bocelli Foundation ha presentato il progetto pilota “Abf Educational Center per la scuola in ospedale”, che sarà realizzato in prossimità della ludoteca dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. «Sviluppare e migliorare l’istruzione resta la risposta più efficace, per l’autoaffermazione di persone e comunità di appartenenza», ha detto il fondatore Andrea Bocelli. «È il seme di un cammino di conoscenza che può trasformare se stessi e, in prospettiva, la propria comunità, il proprio Paese. Sono convinto che l’educazione (musicale e non) contribuisca a realizzare l’unica grande rivoluzione auspicabile e possibile: quella interiore».

L’Abf Educational Center riflette questo approccio, perché se è vero che diritto fondamentale di ogni bambino è accedere ad una istruzione qualità, l’esercizio di tale diritto trova non poche difficoltà in contesti complessi e difficili dove questa potrebbe non essere vista come una priorità. «Come ospedali pediatrici italiani, consideriamo questa la sfida del futuro: cultura e apprendimento come parte integrante di un concetto globale di salute per i bambini e ragazzi. Siamo felici che questo primo progetto pilota con la Fondazione Bocelli parta al Meyer», sottolinea il direttore generale Alberto Zanobini.

Sarà una struttura, un luogo bello da vedere, per offrire le migliori condizioni educative in termini di spazi, tempi e relazioni. Un contenitore di strumenti utili per la creazione di percorsi didattici innovativi, quali quelli che già la Fondazione porta avanti con i laboratori di arte, musica e digitale. Spazi in grado di garantire flessibilità organizzativa, capaci di accogliere molteplici dimensioni di esperienza e offrire differenziate prospettive disciplinari nei processi di costruzione di conoscenza da 3 a 18 anni. Con la possibilità di tempi d’apertura e fruizione tutti giorni della settimana, nell’intero arco della giornata. L’opportunità di sperimentare relazioni educative multiple e diversificate.

«Funzione principale dell’Educational Center è restituire centralità e visibilità al valore dei processi educativi anche all’interno dei contesti di cura», commenta Serafino Carli, referente pedagogico dei progetti educativi Abf. «Spazi belli, curati nei dettagli e ben differenziati, che assicurano opportunità plurali e molteplici, riconoscono ai docenti della scuola in ospedale, e a tutti i professionisti dell’educazione compresi gli atelieristi Abf che operano all’interno dell’ospedale, un ruolo fondamentale nel percorso che le bambine e i bambini ricoverati affrontano. In questo contesto docenti ed educatori rappresentano infatti coloro che si prendono cura di promuovere potenzialità e risorse delle bambine e dei bambini, e necessitano allora di un luogo e di strumenti adeguati per perseguire questo compito».


Il pavillon sarà titolato all’ambassadress Abf Maria Manetti Shrem, la quale per prima ha creduto in questa iniziativa e con generosità ha scelto di dedicare importanti raccolte fondi affinché il progetto potesse prendere vita. Accanto a lei amici speciali quali The Club Firenze e la famiglia Ricci, Paola e la famiglia Rovellini, Generali, Festival Napa Valley, Dolce&Gabbana. All’esterno, come prolungamento degli spazi, sarà realizzato un parco/giardino tematico in cui concetti quali il tempo, sensi, paesaggi montani prenderanno vita al fine di intrattenere, educare ed ispirare i piccoli pazienti. Un verde in cui temi quali sostenibilità, relazione uomo-natura assumeranno forme e percorsi in cui bambini e farfalle si incontreranno. Tale progetto sarà reso possibile grazie al contributo di Chopard Italia, maison al fianco della Fondazione dal 2017 per la realizzazione di progetti e spazi educativi volti all’empowerment dei cittadini di domani.

L’Abf Educational Center è il terzo step di realizzazione del progetto Abf H-Lab che integra e declina i modelli di intervento sperimentati nelle scuole della rete Abf all’interno degli ospedali pediatrici italiani. Sono già 8 gli ospedali della rete Aopi in cui il progetto è attivo: ospedale pediatrico Meyer di Firenze, ospedale pediatrico Istituto “Giannina Gaslini” di Genova, ospedale Salesi di Ancona, Irccs materno infantile “Burlo Garofolo” di Trieste, Aorn Santobono-Pausilipon di Napoli, Azienda ospedaliera universitaria “Gaetano Martino” di Messina, Azienda ospedale – Università di Padova, Policlinico di Bari “Ospedale Giovanni XXIII”.

Ad oggi sono oltre 17mila gli studenti che nel 2022 hanno beneficiato degli interventi progettuali Abf, quali l’Abf Teachbus: una vera e propria libreria digitale che ospita devices settato sul piano di studi dell’età del piccolo studente (notebook e tablet) e in grado anzitutto di garantire a tutte le bambine e ai bambini coinvolti le condizioni per mantenere le relazioni con i propri compagni, gli insegnanti e gli atelieristi; atelieristi digitali che fungono da bibliotecario 4.0 specializzato nell’impiego delle nuove tecnologie per l’educazione che, in team con il gruppo di lavoro Abf, promuove nuove e trasversali prospettive di utilizzo degli strumenti tecnologici per le bambine e i bambini, supportando insegnanti e famiglie nel migliore utilizzo di questi dispositivi.

«Solo in Italia, oltre 70mila giovanissimi – in gran parte studenti della scuola d’infanzia e primaria – sono nella necessità di frequentare le scuole in ospedale, in strutture specializzate e/o a domicilio. Ma se consideriamo i bambini con cronicità, affetti da patologie complesse, il numero supera il milione». Così la vicepresidente Abf, Veronica Berti, la quale ribadisce che «favorire l’accesso ad un’educazione di qualità ed equa è da sempre il fulcro del lavoro che la fondazione porta avanti in Italia e nel mondo».

Credits: foto Giacomo Moresi

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