Leggi

Da Parma l’idea dell’Act Bonus

Un’idea che nasce nel solco della positiva esperienza del cosiddetto ArtBonus (Legge 29 luglio 2014, n. 106), che ha previsto la creazione di un credito di imposta a favore delle erogazioni liberali a sostegno della cultura, si propone di allargare il perimetro di azione di tale politica pubblica a tutte le iniziative che abbiano un impatto sociale, attraverso la creazione di un Act Bonus

di Riccardo Bonacina

"#Dieci. Come sostenere il rilancio e lo sviluppo dei territori", è un progetto che, grazie al coinvolgimento di oltre 250 rappresentanti del sistema territoriale, ha portato all’elaborazione di una Visione a dieci anni per Parma e il suo territorio, con al centro l’innovazione, la sostenibilità, l’inclusione e l’educazione.

Il percorso #dieci nasce a seguito delle riflessioni derivate dalla pandemia, che ha rivelato la fragilità dei modelli economici esistenti. Ancora una volta l’Associazione “Parma, io ci sto!”, nata nel 2016 per mettere a sistema idee e progetti con cui attrarre talenti e risorse e promuovere lo sviluppo del territorio, ha compreso le esigenze della comunità e offerto una risposta concreta, trasformando la crisi in opportunità. Coinvolgendo diversi attori pubblici e privati, l’Associazione ha dato vita ad un progetto che ha permesso di individuare nuovi strumenti a supporto di azioni ad alto impatto sociale per il territorio parmense.

Sono passati cinque anni dalla nascita di “Parma, io ci sto!”. In questo tempo abbiamo lavorato con un approccio propositivo e concreto per raggiungere il nostro obiettivo principale: rendere nuovamente attrattivi Parma e tutto il suo territorio dal punto di vista culturale, sociale ed economico – ha commentato il Presidente Alessandro Chiesi (nella foto). Nelle ultime settimane si sono susseguite sui quotidiani nazionali due autorevoli classifiche sulla qualità della vita delle città italiane. Pur manifestando grande soddisfazione e orgoglio per quella che ci colloca in testa alla classifica, noi guardiamo a quella che ci posiziona 12° perché solo dagli errori si può migliorare. Siamo convinti della bontà del lavoro che non solo la nostra Associazione ma tutto il territorio sta portando avanti a beneficio di Parma. Con il progetto #dieci abbiamo raccolto pensieri, idee e desideri di coloro che ogni giorno vivono la città da studenti, imprenditori e cittadini e lo abbiamo fatto dotandoci di strumenti innovativi e della collaborazione di professionisti esperti. Il progetto è solo all’inizio e potrà crescere ancora con la collaborazione e il contributo di tutti gli attori del territorio, per dare vita a un unico, grande lavoro di squadra”.

Il progetto #dieci è stato avviato a partire da metà del 2021 e si è basato su un processo di coinvolgimento della comunità e dei portatori d’interesse, attraverso workshop ed altre attività dedicate. Partendo dalla domanda guida “Qual è la cosa più straordinaria che desideri accada nel territorio di Parma nei prossimi 10 anni, e oltre?” sono stati raccolti prospettive, desideri e sogni per il territorio e ne è derivata una visione di un territorio sostenibile di inclusione e opportunità, che è stata quindi messa a confronto con la mappatura delle numerose azioni già esistenti sul territorio. Nel corso del processo sono stati coinvolti più di 250 rappresentanti di tutto il sistema territoriale: dal mondo istituzionale, a quello della cultura, la cittadinanza, il mondo del business e del non profit, inclusi gruppi normalmente meno rappresentati quali i giovani e gli stranieri. Ciò si è tradotto in più di 250 ore di conversazione, catturate in momenti di dialogo profondo, in gruppi plenari e, soprattutto, in piccoli gruppi di lavoro, per permettere a tutti di condividere la propria prospettiva e le proprie idee per il futuro del territorio. I contenuti di queste conversazioni sono stati analizzati, elaborati e nuovamente validati con i partecipanti tramite dei sondaggi. Il percorso è stato poi coronato da un intenso momento di workshop plenario.

A corollario del percorso di #dieci, con il supporto della società di consulenza strategica di comunicazione e public affairs Comin&Partners, è nato un dialogo con le istituzioni nazionali per la definizione di una proposta normativa in grado di supportare la realizzazione dei progetti ad impatto sociale sui territori. Tale proposta, denominata “Act Bonus”. Un’idea che nasce nel solco della positiva esperienza del cosiddetto ArtBonus (Legge 29 luglio 2014, n. 106), che ha previsto la creazione di un credito di imposta a favore delle erogazioni liberali a sostegno della cultura, si propone di allargare il perimetro di azione di tale politica pubblica a tutte le iniziative che abbiano un impatto sociale, attraverso la creazione di un Act Bonus.

Con l’ActBonus si potrà valorizzare l’impatto creativo e propositivo dei progetti di interesse generale realizzati da privati (sia cittadini, singoli o associati, sia imprese o attività economiche di vario titolo) e/o da pubbliche amministrazioni.

Lo spirito dell’intera proposta di policy, dunque, non è solo quello di garantire un riconoscimento economico da parte delle Istituzioni pubbliche alle iniziative più meritevoli sul territorio, in una logica redistributiva delle risorse, ma anche quello di reinvestire le finanze pubbliche in iniziative in grado di garantire un effetto moltiplicatore sull’intero tessuto economico e sociale.

L’agevolazione fiscale è riconosciuta a tutti i soggetti, indipendentemente dalla natura e dalla forma giuridica, che effettuano le erogazioni liberali a sostegno dei progetti ad impatto sociale. L’impostazione segue dunque quanto previsto dall’ArtBonus. In questo modo si può rispondere all’idea secondo cui i singoli cittadini e le realtà economiche del territorio possono porsi alla guida della ripartenza, facendosi protagonisti del nuovo paradigma che vede l’impatto sociale al centro delle politiche di rilancio dell’economia.

Le erogazioni liberali destinatarie dell’ActBonus possono essere elargite esclusivamente in favore del patrimonio di proprietà pubblica o per la realizzazione di iniziative senza scopo di lucro funzionali al benessere individuale e collettivo. In questo modo si circoscrive l’ambito di applicabilità dell’agevolazione, evitando un’eccessiva dispersione delle risorse disposte dalla misura ma soprattutto definendo confini chiari, necessari per la predisposizione di un atto normativo.

www.parmaiocisto.com

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.