Non profit

Tassi selvaggi sui conti? Proviamo a difenderci cos

Non riesco a capire la questione dei tassi di interesse attivi e passivi stabiliti dalle banche sui conti correnti dei consumatori che spesso non vengono neppure informati.

di Redazione

Non riesco a capire la questione dei tassi di interesse attivi e passivi stabiliti dalle banche sui conti correnti dei consumatori che spesso non vengono neppure informati. Mi tengo aggiornato ma mi mancano alcuni elementi per capire. Mi hanno detto gli istituti di credito italiani dipendono dalle decisioni prese dalla Banca Centrale Europea. Vorrei sapere se è vero inoltre vorrei avere qualche informazione in più. C.L. (To)(email) Risponde Donata Monti Bisogna dire subito che la situazione non è né facile né chiara, per i consumatori. Possiamo dire però che gli organi di stampa informano che alcune banche hanno deciso un aumento della struttura dei tassi di interesse attivi, riversando interamente sulla clientela una delle decisioni assunte dalla Banca Centrale Europea (BCE), in tema di tassi di interesse. Iniziamo a fare alcune considerazioni. Per prima cosa il sistema bancario italiano, negli ultimi mesi, ha già aumentato alcuni tassi di interesse (mutui a medio e lungo termine) giustificando tale operazione con esigenze di mercato. Allo stesso tempo il sistema bancario italiano, nel corso degli ultimi mesi, ha abbassato i tassi di interesse passivi, senza alcuna giustificazione. Va detto che non è obbligatorio riversare interamente le decisioni della BCE sulla clientela, tanto che alcune banche francesi hanno aumentato, ad esempio, i propri tassi di una percentuale inferiore a quella decisa dalla BCE. E non è altresì scontato che le decisioni della BCE abbiano un condizionamento totale sulle banche. La BCE ha aumentato anche il tasso d?interesse sui depositi. Le modifiche dei tassi d?interesse pur con decisioni prese in giorni diversi, hanno tutte sostanzialmente la stessa decorrenza e uguale valenza economica. L?associazione Adiconsum si sta adoperando per fare chiarezza in tal senso e ha predisposto un modulo che va compilato dai correntisti. Il lettore (e quindi tutti gli interessati) dovrebbe scrivere alla propria banca una lettera così formulata: «il sottoscritto, titolare del conto citato in oggetto, chiede che la banca incrementi dello 0,50 per cento, con decorrenza 5 novembre 1999, il tasso d?interesse del conto in oggetto. In attesa di ricevere conferma della modifica richiesta…».


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