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Forum global: le ong negative sul Summit europeo di Barcellona

Il Summit dell’UE annuncia nuovi impegni sugli aiuti allo sviluppo in vista della Conferenza di Monterrey: le Ong definiscono questi provvedimenti tardivi ed inadeguati.

di Redazione

Le Ong europee riunite al Foro Global, il forum alternativo che si svolge prima della Conferenza delle Nazioni Unite di Monterrey, hanno accolto senza troppo entusiasmo l?annuncio di maggiori aiuti allo sviluppo fatto al summit di Barcellona dell?Unione Europea. La decisione presa dai capi di stato e di governo dell?Unione presenti nella città catalana fa sì che la presidenza di turno dell?UE, la Spagna, porterà al meeting di Monterrey un pacchetto di proposte che, tra l?altro, prevedono l?innalzamento della percentuale UE di aiuti allo sviluppo allo 0,39% del PIL entro il 2006 e un rinnovato impegno per raggiungere il limite dello 0,7%, fissato dalle Nazioni Unite nel Summit del Millennio di settembre 2000. Nel pacchetto sono inclusi dei provvedimenti per slegare l?assistenza bilaterale e l?impegno per iniziare un processo partecipativo globale per l?individuazione dei Beni Pubblici Globali rilevanti e per il loro finanziamento. Le Ong europee, che fin dai suoi primi passi hanno seguito l?iter preparatorio della Conferenza di Monterrey Finanza per lo Sviluppo, hanno però voluto sottolineare con forza come questa decisione dell?Unione Europea non sia altro che un tardivo riconoscimento della mancanza di impegni concreti per raggiungere l?eliminazione della povertà e conseguire gli obiettivi di sviluppo per i paesi più poveri. L?assenza di tali impegni avrebbe finito per pregiudicare il valore della dichiarazione finale di Monterrey, danneggiando seriamente la credibilità delle politiche per lo sviluppo dell?Unione. Il Presidente Bush, per salvare anche lui la faccia e per non rendere del tutto inutile la dichiarazione finale di Monterrey, ha in questi giorni affermato di voler aumentare l?assistenza allo sviluppo degli USA entro il 2004. Questi provvedimenti sembrano sempre più sforzi per mettere un argine alle montanti critiche rivolte ai paesi più industrializzati da parte delle organizzazioni della società civile, che ritengono i governi di quei paesi completamente responsabili per l?impossibilità del Monterrey Consensus – come è indicata la dichiarazione finale della Conferenza – di dare il via ad una nuova era nell?eliminazione della povertà e nel miglioramento delle politiche di sviluppo. Questi sforzi, però, rimangono inadeguati per trovare a Monterrey un consenso politico sulle strategie di finanziamento per uno sviluppo equo, sostenibile ed attento alle pari opportunità tra i sessi. E poi non cancellano il fatto che l?Unione Europea e gli Stati Uniti, nei due anni del processo di Finanza per lo Sviluppo, non sono riusciti a portare avanti dei negoziati in maniera seria e costruttiva. Durante il processo di finanza per lo Sviluppo, le organizzazioni della società civile hanno presentato una serie di proposte innovative e realistiche su come affrontare l?eliminazione della povertà e creare uno sviluppo sostenibile. ?Chiediamo il riconoscimento che l?attuale sistema finanziario internazionale è disegnato per mantenere i paesi in via di sviluppo in una situazione di dipendenza strutturale, attraverso i flussi finanziari correlati al pagamento del servizio del debito, mercati finanziari volatili ed organismi con poteri decisionali sull?economia globale che escludono la presenza delle vittime dell?attuale sistema? ha dichiarato Martin Koehler, della Campagna per la Riforma della Banca mondiale, presente a Monterrey. ?Chiediamo, inoltre, un serio sforzo per riformare il sistema finanziario internazionale attuale, in modo da rendere il mondo un posto più sicuro e vivibile per tutti. Questo compito manca ancora del tutto al Monterrey Consensus, che, quindi, non ha il consenso delle organizzazioni delle società civile? ha proseguito Koehler. ?Nell?ambito del Foro Global, stiamo contribuendo alla creazione di una nuova agenda, costruita su un consenso reale, nello spirito di Porto Alegre che afferma che ?un altro mondo è possibile? ha concluso Koehler. Le Ong europee hanno terminato la loro dichiarazione congiunta evidenziando come faranno del tutto per essere ascoltate, così come sta accadendo in queste ore anche con le grandi manifestazioni di piazza di Barcellona, e che seguiranno molto da vicino la realizzazione degli impegni presi in questi giorni dall?Unione Europea e la sua posizione nei negoziati per il Summit sullo Sviluppo Sostenibile di Johannesburg, previsto per la fine di agosto di quest?anno.


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