Welfare

Carcere: Toscana denuncia tagli governo su sanit

«La Toscana», dice il vicepresidente Passaleva, «provvederà con risorse proprie». Nel 2001, spesi 100 milioni di lire attraverso le Asl

di Giampaolo Cerri

«La situazione sanitaria nelle carceri rischia di diventare drammatica: il governo sta svuotando progressivamente di contenuti il decreto legislativo del 1999 che riordinava la medicina penitenziaria e sta tagliando le proprie risorse per le carceri che sarebbero dovute passare al servizio sanitario». Il vice presidente della Toscana, Angelo Passaleva, alza la voce. Nel pomeriggio di oggi ha infatti ricevuto una delegazione di senatori della commissione giustizia a conclusione di un sopralluogo svolto negli istituti penitenziari e nei centri di servizio sociale della regione. «La Toscana, assieme ad altre Regioni», aggiunge Passaleva, «proseguirà sulla strada intrapresa. Ma lo dovrà fare impegnando risorse proprie». Fin dal 2000 sono stati forniti precisi indirizzi alle aziende Usl per l?assistenza ai detenuti ed internati tossicodipendenti. E? stato costituito anche un gruppo di lavoro. Lo scorso ottobre sono stati assegnati 100 milioni di lire alla Asl 10 per l?attività di prevenzione nei servizi penitenzari minorili. La Toscana, comunque, è attiva anche su altri fronti. «Nel 2001», ha aggiunto il vice presidente Passaleva, «abbiamo stanziato 327.673 euro per finanziarie i progetti sociali e culturali che interessavano le carceri toscane». Gli interventi sono costati complessivamente 693.667 euro. Si tratta di laboratori teatrali, corsi di pittura, corsi di formazione professionale ed attività sportive che interessano un po? tutti gli istituti penitenziari della regione. Il prossimo impegno riguarderà invece una serie di iniziative, da concordare con Comuni ed associazioni del terzo settore, per realizzare strutture di accoglienza esterne che possano aiutare il reinserimento dei detenuti. I senatori della Commissione giustizia hanno visitato ieri gli istituti penitenziari di Porto Azzurro, Pisa e Volterra. Oggi sono stati al carcere femminile a custodia attenuata di Empoli e quello di Sollicciano. Nelle carceri, oltre ai detenuti, hanno incontrato gli esponenti delle organizzazioni del volontariato e quelli delle associazioni imprenditoriali. ÿ Le presenze nelle carceri: situazione al febbraio 2002. La Regione ha anche diffuso alcuni dati aggiornati sulla popolazione carceraria. Al 31 dicembre 2001 i detenuti nelle carceri toscane erano 3.969 (3.813 uomini e 156 donne), 3.999 al 30 giugno del 2001 (3.857 uomini e 142 donne). Il 31 dicembre 1997 erano 3.673. A febbraio le presenze erano 4.027 con un sovraffollamento di 744 (23%). Alla stessa data, nelle carceri italiane, c’erano 56.368 persone, a fronte di una capienza di 42.065 con un sovraffollamento del 34% (14.303). «Le situazioni più rischiose riguardano il nuovo complesso penitenziario di Sollicciano a Firenze», dicono alla Regione, «dove dal 1999 i detenuti non scendono sotto le 1000 unità e le celle arrivano ad ospitare anche cinque persone».


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