Non profit

Un logo condiviso contro la violenza di genere

È grazie al concorso di idee "Un logo per Demetra" se 22 studenti e studentesse di tre istituti superiori di Lamezia Terme hanno potuto sviluppare opere sui temi della violenza di genere e il cyber bullismo. Due temi sui quali da anni lavorano sinergicamente il Centro Antiviolenza, il Comune e numerose associazioni del territorio

di Gilda Sciortino

La violenza di genere e il cyber bullismo, due temi dei quali non di discute mai abbastanza per valutare il modus operandi capace di fare incontrare le generazioni e dialogare attraverso differenti linguaggi.

Quando, infatti, si vivono momenti di concretezza che partono dall’attenta analisi dei fenomeni e dalla voglia di trovare le soluzioni adeguate, allora si esce dalla teoria e si passa ai fatti.

Ecco perché assume un significato speciale il concorso di idee "Un logo per Demetra" che ha fatto incontrare tre Istituti superiori – il Liceo a indirizzo artistico “Francesco Fiorentino” e l’IIS Polo Tecnologico “Rambaldi” di Lamezia Terme, insieme all’Istituto d’Istruzione Superiore "L. Costanzo” di Soveria Mannelli – e il Centro Antiviolenza di Lamezia.

Un logo condiviso, ecco l’idea di partenza, maturato in una relazione trasversale, di riflessione e professionalità. In tutto 22 gli studenti e le studentesse dalle quali è giunta una serie di proposte, presentate pubblicamente nel corso di una cerimonia che ha consentito di premiare l'elaborato della IV H dell'Istituto Istruzione superiore "Luigi Costanzo" di Decollatura, plesso tecnico informatico di Soveria Mannelli.

«La cosa bella è che tutti gli elaborati si sono distinti per passione e competenza – hanno affermato Francesco Biacca, Pierluigi Fragale e Maria Pia Tucci, ai quali è spettato il compito di valutare i lavori prodotti che saranno esposti in modo permanente nella sede del CAV Demetra –, ma anche per l’ attenzione che traspare da ogni singolo lavoro, i cui dettagli, dal punto di vista tecnico, dell’impatto visivo e della contemporaneità, non sono per nulla scontati».

Un lavoro, quello del CAV Demetra di Lamezia Terme, che incide fortemente da anni nel territorio. Fondamentale e significativa è stata, quindi, la presenza alla cerimonia della professoressa Rosa Andricciola, che dodici anni fa lo fece nascere.

«Questa identità visiva che oggi scegliamo come nostra immagine rappresentativa è anche vostra – hanno aggiunto, rivolgendosi ai ragazzi, Francesca Fiorentino e Caterina Ermio, entrambe componenti del CAV Demetra -, così come il Centro è patrimonio sociale della città e del territorio».

Un lavoro sinergico che ha chiamato in causa tante risorse umane e che trova un punto di riferimento anche nell’amministrazione comunale locale.

«Quello che mi sento di dire – ha concluso il primo cittadino, Paolo Mascaro – è prima di tutto grazie per tutto il percorso seguito, per l’idea e per come è stata messa in campo. Da ammirare anche la passione, l’attenzione e l’emozione che ho letto nei volti di tutti questi giovani. Il Centro antiviolenza è nato da una volontà e da una formula unica in e fuori regione, mettendo insieme sin dall’inizio l’Istituzione Comune e le associazioni impegnate socialmente nel nostro territorio, dimostrando anche con questa inizativa di mantenere fede a quell’ impianto iniziale di bene comune di un servizio per e con la collettività».

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