Volontariato

I corsi per insegnanti. Le designazioni di Lady Moratti

L’associazione di don Ciotti non è stata considerata un ente di formazione dal comitato tecnico del ministero dell’istruzione. Arcigola sì. Vita ha cercato il perché

di Cristina Corbetta

Una decisione che ha scatenato un mare di polemiche. Il Comitato tecnico nazionale che accredita gli enti di formazione per i docenti boccia la candidatura di Libera, l?associazione di don Ciotti. Ma se non fa formazione un ente come Libera, si sono chiesti in molti, a chi deve andare l?accredito? Vita ha cercato di rispondere a questa domanda, anche perché don Ciotti lavora da anni con le scuole. E poi perché dire di no a Libera e sì ad Arcigola, all?Associazione teatrale Pistoiese, al Centro studi a orientamento gestaltico di Siracusa, alla Federazione italiana di aerobica, associazioni che compaiono, assieme a una cinquantina di altre, nell?elenco dei promossi? «Cominciamo col dire che l?accreditamento che abbiamo dato è provvisorio», spiega Elena Besozzi, docente di sociologia alla Cattolica di Milano e membro del Comitato, «perché l?ok definitivo è subordinato a un?ispezione ministeriale. L?associazione di don Ciotti ci ha mandato una documentazione incompleta. Corposa, certo, ma carente da alcuni punti di vista. Tra l?altro è stata una mancanza molto comune, paradossalmente, proprio tra le grosse associazioni. Ce ne sono state alcune che pensavano che bastasse il nome noto per ottenere l?ok all?accreditamento. Tutto questo spiega perché abbiamo avuto 500 richieste e ne abbiamo accolte non più di un centinaio. Abbiamo rimandato l?associazione di don Ciotti così come, ad esempio, l?Associazione italiana geografi; che certamente lavora in modo proficuo con gli insegnanti ma, per quanto ci riguarda, non l?ha documentato abbastanza». Tra quelli che hanno documentato c?è anche il Centro d?educazione educativa di Modena, che propone corsi per insegnanti, un portale delle direzioni didattiche cittadine, una serie di pubblicazioni e un progetto specifico per la scuola in ospedale; oppure la citata Federazione italiana di aerobica di Roma, in prima linea per quanto riguarda non solo i corsi di aggiornamento per insegnanti di educazione fisica, ma anche per numerose consulenze anche a livello universitario sul mondo del fitness. E ancora, il Centro di educazione allo sviluppo di Roma, che conta 500 mediatori culturali nelle scuole. E ancora l?Arcigola di Prato, che organizza corsi sull?educazione alimentare: «Lavoriamo con le scuole da anni», spiega Alessandro Venturi, «e non è stato difficile documentare la nostra attività: 30 corsi a livello nazionale, 4mila insegnanti coinvolti, un?organizzazione che si migliora continuamente. L?accredito ministeriale ha confermato quest?impegno». Requisiti necessari Quante e quali sono le voci della documentazione che enti e associazioni devono presentare al Comitato tecnico per ottenere l?accredito? Sono una ventina. È chiesto, infatti, di documentare non solo l?attività di ricerca e di innovazione ma anche la distribuzione degli spazi, l?organigramma dell?ente, il curriculum del personale, se c?è o meno un responsabile scientifico, le soluzioni logistiche per la realizzazione di programmi formativi complessi, l?utilizzo delle tecnologie informatiche. C?è poi la voce ?spese?: bisogna dar conto delle spese degli ultimi tre anni e dettagliare gli elementi che testimoniano la stabilità economica e finanziaria dell?ente.


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