Economia

Coopfond, in 30 anni investito oltre un miliardo

In occasione del trentennale del fondo mutualistico di Legacoop che ha supportato oltre 1.200 imprese, cooperative longeve che resistono alla crisi e si rinnovano investendo su made in Italy, energia e sostenibilità, giovedì 12 gennaio è in programma un incontro a Roma. Saranno presenti tra gli altri il viceministro del Lavoro Maria Teresa Bellucci e il sottosegretario alle imprese Massimo Bitonci

di Redazione

Coopfond, il fondo mutualistico di Legacoop, che dalla sua nascita nel 1993 ha investito 1 miliardo e 200mila euro in interventi rotativi per sostenere 1200 imprese, celebra il suo trentennale con un confronto – a Palazzo Wedekind a Roma – tra il mondo cooperativo e i rappresentanti delle istituzioni. L’intento è condividere le azioni necessarie per contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese (programma in allegato e in agenda online.
Per una lettura dei risultati raggiunti nei 30 anni di attività e per condividere le azioni necessarie per contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese l'appuntamento è per giovedì 12 gennaio sul tema “Persone, imprese, comunità: per una nuova economia cooperativa”.
Tra gli interventi: Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Massimo Bitonci sottosegretario alle Imprese e del Made in Italy, Simone Gamberini, direttore generale di Coopfond e Mauro Lusetti presidente di Coopfond e Legacoop nazionale.
In programma anche una lectio di Sara Horowitz, attivista e teorica statunitense del mutualismo e fondatrice di Freelancers Union, sull’importanza del ruolo di tutte le organizzazioni mutualistiche per costruire la prossima economia del lavoro.

Il Fondo mutualistico di Legacoop che non utilizza fondi pubblici, opera utilizzando il 3% degli utili annuali delle cooperative più grandi versati in favore di quelle più piccole, per sostenerne la nascita, lo sviluppo e l’aiuto nelle situazioni di crisi.
In una nota si precisa che con una raccolta trentennale pari a 577 milioni di euro (Nord: circa 420 milioni, Centro: circa 131, Sud e isole: circa 24 milioni), Coopfond ha un patrimonio di quasi 500 milioni di euro accumulato grazie al contributo annuale di una media di 2.300 cooperative. Dati che dimostrano come, al netto dei contributi a fondo perduto, la gestione di Coopfondsia efficiente e le risorse siano state ripartite in modo positivo.

Innovazione e transizione digitale, startup, energia da fonti rinnovabili: le cooperative su cui il Fondo interviene che aderiscono a Legacoop, sono parte del nuovo tessuto economico del Paese. «Coopfond è impegnato per costruire una nuova economia cooperativa», spiega il direttore generale Simone Gamberini, «capace di generare uno sviluppo equo e sostenibile per il nostro Paese. Lo facciamo orientando all’impatto i nostri interventi, per stimolare l’evoluzione delle cooperative verso l’inclusione, il green e il digitale. Per riuscirci utilizziamo le risorse delle stesse imprese, realizzando il valore del mutualismo, ma vogliamo anche rendere appetibile il mondo cooperativo a soggetti finanziari che finora mai avevano guardato ad esso e aiutare le cooperative a cogliere le opportunità offerte dal Pnrr».

Negli anni Coopfond ha sviluppato e adattato gli interventi alle richieste di mercato. «I risultati dell’attività di Coopfond, con la significativa evoluzione in nuovi settori di intervento», aggiunge Mauro Lusetti, presidente di Legacoop e di Coopfond, «testimoniano il valore dell’impegno di Legacoop per la promozione e lo sviluppo dell’impresa cooperativa, che ha permesso di estendere oltre i confini della singola impresa il principio della mutualità. Gli effetti positivi di questa azione hanno dato un contributo importante al rafforzamento di un modello di impresa che può giocare un ruolo centrale nella costruzione di un nuovo paradigma di sviluppo».

Con il programma nazionale Coopstartup sono state create 75 startup cooperative, 15 solo durante l’ultimo esercizio (2021/22), con il 95% dei soci costituito da giovani laureati. In totale, sono state incentivate 1.313 idee progettuali, per 4.165 iscritti alla piattaforma, presentati 267 business plan e sono stati risultati vincitori dei bandi 101 progetti.

Inoltre, continua una nota, per sostenere la nascita di imprese al femminile e reagire alla crisi lavorativa scoppiata in seguito alla pandemia che ha interessato principalmente le donne, Coopfond, in sinergia con la commissione Pari opportunità di Legacoop, ha lanciato il bando CoopstartupHER, attualmente in svolgimento, che accompagnerà le aspiranti cooperative e finanzierà con 10mila euro a fondo perduto ognuno dei 5 progetti vincitori.

Sono 1.762 i posti di lavoro recuperati con i Workers buyout, i lavoratori di un’impresa in crisi o destinata alla chiusura, comprese le aziende confiscate alla criminalità organizzata, che associati diventano imprenditori di sé stessi.

Dagli anni più intensi della crisi economica, il Fondo ha sostenuto attraverso partecipazioni temporanee al capitale sociale (13,8 milioni di euro) e finanziamenti (9,4 milioni di euro) 70 operazioni.
Con Respira, la piattaforma di Coopfond, Legacoop, Banca Etica ed Ecomill, in pochi mesi sono stati avviate oltre 50 domande da gruppi di cittadini e cooperative o enti locali per attivare il percorso per la costituzione di una comunità energetica in forma cooperativa.
Sul fronte caro-bollette, nell’ultimo periodo, Coopfond ha stanziato oltre 1,5 milioni di euro a copertura degli oneri finanziari generati dai prestiti sottoscritti dalle cooperative per affrontare gli extra costi energetici.

I dati dell’ultimo anno

Nell’esercizio 2021/22 Coopfond ha raccolto 18,9 milioni da 2.375 coop conferenti. 2,2 milioni in più rispetto all’esercizio precedente (16,7 milioni di euro) e con un dato che conferma la tendenza alla crescita e al consolidamento: il totale arriva, infatti,da un numero di cooperative conferenti inferiore rispetto al 2020/2021(2.860).

A livello regionale, si confermano Emilia-Romagna, Umbria e Toscana che da sole raccolgono il 73% circa del totale, con il decremento registrato in quasi tutte le altre regioni più che compensato dall’aumento della raccolta in Emilia-Romagna (+32%). Il record della raccolta di Sud e Isole è della Sardegna: con un +210% rispetto all’esercizio precedente l’isola raccoglie con le sue 110 coop un totale di 313mila euro, posizionandosi anche prima del Lazio (110 coop per una raccolta di 227mila euro).

Se in Italia sono le coop del settore manifatturiero (273) a raccogliere la cifra più alta in favore di Coopfond (circa 6 milioni), sono i dettaglianti (16) a versare di più rispetto al numero di imprese conferenti: poco meno di 4 milioni.

In apertura photo by Yogesh Pedamkar on Unsplash

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