Leggi

Trasparenza sui cibi “modificati”

Sono obbligatorie le etichette per indicare la presenza degli Ogm.

di Redazione

La Commissione europea ha adottato un regolamento che prevede l’indicazione obbligatoria della presenza di organismi geneticamente modificati sulle etichette delle derrate alimentari quando la percentuale degli Ogm supera l’1% per ogni singolo ingrediente preso in considerazione. Il regolamento è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue ed entrerà in vigore tra tre mesi. Con questo provvedimento si risolve il problema di conoscere la presenza accidentale di ogm nei prodotti alimentari che arrivano sulle nostre tavole. La misura adottata dalla Commissione arriva dopo che nell’ottobre ’99 il comitato permanente per le derrate alimentari dell’Ue (il cosiddetto “comitato food”) aveva dato il suo parere favorevole all’etichettatura dei prodotti contenenti Ogm a partire dalla soglia minima dell’1%. È anche vero che ecologisti e verdi chiedevano delle soglie più basse anche perché secondo loro quantitativi minimi di ogm all’interno dei cibi potrebbero, alla lunga, diventare nocivi, ma la Commissione ha ritenuto tecnicamente impossibile individuare percentuali troppo piccole di Ogm. Anche la proposta dell’europarlamento di rivedere la percentuale attuale dopo un anno di applicazioni non e stata accolta

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.