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Aisla: «Grazie Gianluca, non molleremo come ci ha insegnato tu»

Vialli è morto questa mattina e la notizia ha immediatamente riempito le homepage dei giornali online. C’è il cordoglio per il campione, il ricordo dei successi sportivi, ma nella comunità Sla accanto al dolore c’è la gratitudine perché come ricorda la presidente di Aisla, Fulvia Massimelli «ci ha trasferito il valore dell’unirsi in squadra per un obiettivo»

di Antonietta Nembri

È “gratitudine” la parola che nel dolore della scomparsa di Gianluca Vialli, questa mattina, unisce i messaggi che arrivano dai Centri Clinici NeMO (vedi news) , dall’associazione italiana Sclerosi laterale amiotrofica – Aisla e dall’intera comunità Sla. Una gratitudine che, spiega la presidente di Aisla, Fulvia Massimelli, nasce dai valori che lo stesso Vialli ha saputo trasferire: «essere una squadra, persone che si mettono a disposizione». Per l’associazione continua Massimelli quelli che si stanno vivendo ora sono «momenti dolorosi nei quali però ricordiamo la grande lezione che ci viene da Gianluca Viali: mantenere la lucidità e non mollare anche nei momenti di difficoltà, restando al servizio della squadra ed è una promessa a continuare nella nostra azione».


Nel messaggio che Aisla ha pubblicato oggi si legge: “Nella mente e nel cuore si condensano ricordi, emozioni, aneddoti e rimangono tatuati i tuoi valori. Quello della tua gentilezza e determinazione con i quali hai saputo emozionare i tifosi ma anche toccare nel profondo l’anima di chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarti ed ascoltarti.
Quello di saper andare oltre. È così che hai preso la nostra battaglia e l’hai fatta tua, dimostrando che la passione per lo sport può trasformarsi in amore e solidarietà. In un bene più grande. E anche quando sei stato di fronte alla partita più dura, ci hai dimostrato che nella vita non è ammesso smettere di lottare e sperare. Il “nostro” Nevergiveup, in fondo, ce l’hai insegnato proprio Tu”.

Il valore del fare squadra è anche nel Dna della Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport onlus creata dallo stesso Gianluca Vialli con Massimo Mauro, già presidente di Aisla, che unendo sport e solidarietà sostiene la ricerca sul cancro e sulla Sla. E nel “noi” di una squadra ha visto unirsi in squadra la Fondazione Vialli e Mauro con AriSla – la Fondazione per la ricerca sulla Sla – la stessa Aisla e i Centri Clinici NeMo «Ci ha chiesto di non mollare mai come lui non ha mollato», continua la presidente Massimelli. Che sottolinea «gli siamo grati per il suo lascito di valori e prima di tutto per il valore del “noi” con la consapevolezza che anche la più grande genialità può trionfare solo se c’è un insieme».

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