Famiglia

Unicef: 150 milioni di bambini soffrono di malnutrizione

Lo si legge nel rapporto compilato dall'Agenzia per l'infanzia delle Nazioni Unite (Unicef), il primo dopo dieci anni e il piu' completo mai realizzato

di Redazione

Un terzo dei bambini dei Paesi in via di sviluppo, 150 milioni in tutto il mondo, soffre di malnutrizione. Lo si legge nel rapporto compilato dall’Agenzia per l’infanzia delle Nazioni Unite (Unicef), il primo dopo dieci anni e il piu’ completo mai realizzato. Mentre si sono compiuti “passi avanti spettacolari” per ridurre alcune carenze alimentari, la malnutrizione è ancora una piaga estesa, spiega l’Unicef. “L’immagine familiare di un bambino che muore di fame non da’ una rappresentazione giusta del problema”, si legge nel rapporto dal titolo ‘Malnutrition: the news’, “il realtà, per lo piu’ la malnutrizione e’ del tutto invisibile”. Accanto a dati drammatici, per fortuna, c’è anche qualche buona notizia. L’indagine, condotta in piu’ di cento Paesi in via di sviluppo, mostra che il tasso di malnutrizione e’ sceso in questi dieci anni dal 32 al 28 per cento. E se la meta’ dei bambini che vivono nel sud dell’Asia e un terzo di quelli che abitano nell’Africa Sub-sahariana non ingeriscono sufficente quantità di cibo, la malnutrizione è calata del 25 per cento e oltre. Tra quanti hanno compiuto passi avanti incoraggianti figurano Stati popolosi quali la Cina, il Messico, l’Indonesia, il Bangladesh e il Vietnam. Nel documento, l’Unicef spiega che piu’ che la mancanza di alimenti, e’ la frequenza delle malattie a provocare effetti debilitanti, anche a lungo termine, sul fisico. La stragrande maggioranza dei bambini malnutriti vive infatti in case con sufficente cibo, ma spesso ha contratto infezioni che provocano mancanza d’appetito, vomito o diarrea, con la consenguente perdita di vitamine e sali minerali fondamentali per la crescita. La malnutrizione colpisce soprattutto nei primi tre anni di vita, un periodo critico per lo sviluppo fisico e cerebrale. “La tragedia più grande è che impedisce ai bambini di raggiungere il loro pieno potenziale”, ha dichiarato Roger Moore; l’ex 007 è ambasciatore dell’Unicef. Oltre ad alcuni indicatori in calo, l’Unicef scrive nel suo rapporto che ormai la metà dei bambini del mondo puo’ assumere integratori di vitamina A, in grado di salvare 300mila vite all’anno, e nel 70 per cento delle famiglie dei Paesi in via di sviluppo si usa sale iodato (il doppio di dieci anni fa) che protegge 12 milioni di bambini all’anno da malattie cerebreli provocate dalla mancanza di iodio.


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