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M.O. importante risoluzione Onu

Per la prima volta si parla di due Stati, quello israeliano e quello palestinese. Il testo completo. E il Papa...

di Redazione

La risoluzione approvata dal Consiglio di sicurezza è la numero 1379 ed è la prima sulla questione mediorientale dall’ ottobre del 2000. Era stata proposta dagli Stati Uniti. La risoluzione ”esige la fine immediata di tutti gli atti di violenza, comprese tutte le forme di terrorismo, di provocazione, di incitamento e di distruzione” e ”invita le parti israeliana e palestinese, nonche’ i rispettivi dirigenti, a cooperare nell’ applicazione del piano Tenet e delle raccomandazioni contenute nel rapporto Mitchell per giungere alla ripresa dei negoziati per un accordo politico”. Il Consiglio ”esprime il suo sostegno agli sforzi del Segretario Generale e di coloro che cercano di aiutare le parti ad arrestare le violenze e riprendere il processo di pace”. Nel testo della risoluzione approvata il Consiglio di ‘complimenta per il contributo del principe ereditario saudita Abdallah Abdel Aziz per uno scambio che preveda da parte il riconoscimento completo dello stato israeliano da parte dei Paesi arbai e dall’ altra il ritiro dai territori occupati”. Aanalogo riconoscimento da parte del consiglio per ”gli sforzi diplomatici degli inviati speciali americani, dell’ Unione europea e del Coordinatore speciale delle Nazioni Unite per arrivare ad una pace completa, giusta e duratura in Medioriente”. Da registrare anche il nuovo, accorato appello del Papa per la pace in Medio Oriente al termine dell’udienza generale nell’Aula del Nervi. Il Papa si è detto ”rattristato” per le continue notizie di violenza provenienti da Israele e territori palestinesi. ”La missione degli uomini e donne di fede”, ha detto in inglese, è ”di far tacere le armi e promuovere la riconciliazione e la fiducia per mettere fine al bagno di sangue”. Giovanni Paolo II ha riaffermato ”l’impegno della chiesa per unapace giusta”. Tra gli ospiti che gli sono stati presentati, Wojtyla si è intrattenuto alcuni minuti con una delegazione del governo israeliano guidata dal vice ministro degli esteri, il rabbino Melchior, presente a Roma per il secondo anniversario della Giornata del perdono celebrata dal Papa il 12 marzo 2000. Giovanni Paolo II ha parlato di un ”bagno di sangue” a cui tutti, in particolare i credenti, devono fare quanto in loro potere per porvi fine. Occorre, ha detto ancora, ricostruire un clima ”di riconciliazione e fiducia”. Il viceministro degli esteri israeliano, Melchior, che da ieri si trova a Roma, ha assistito stamane all’udienza generale ed ha salutato il Papa, intrattenendosi a parlare con lui per qualche minuto. Questo il testo completo della risoluzione 1397 approvata in nottata dal Consiglio di sicurezza dell’Onu con 14 voti a favore e l’astensione della Siria. IL CONSIGLIO DI SICUREZZA RICORDANDO tutte le sue precedenti risoluzioni a riguardo, in particolare la 242 (1967) e la 338 (1973), AFFERMANDO una visione della regione dove due Stati, Israele e Palestina, vivono fianco a fianco all’interno di confini sicuri e riconosciuti, ESPRIMENDO la sua grave preoccupazione per il continuare dei tragici e violenti eventi in corso dal settembre 2000, specialmente i recenti attacchi e l’aumentato numero di vittime, SOTTOLINEANDO la necessita’ per tutti gli interessati di assicurare l’incolumita’ dei civili, SOTTOLINEANDO INOLTRE la necessita’ di rispettare le norme universalmente accettate della legge umanitaria internazionale, ACCOGLIENDO CON FAVORE E INCORAGGIANDO gli sforzi diplomatici degli emissari speciali degli Stati Uniti, della Federazione di Russia, dell’Unione europea, del coordinatore speciale delle Nazioni Unite e di altri, per giungere a una pace globale, giusta e duratura nel Medio Oriente, ACCOGLIENDO CON FAVORE il contributo del principe ereditario saudita Abdullah, 1 – CHIEDE l’immediata cessazione di tutti gli atti di violenza, incluse tutte le forme di terrorismo, provocazione, incitamento e distruzione; 2 – ESORTA le parti israeliana e palestinese e i loro leader a cooperare nella realizzazione del piano Tenet e delle raccomandazioni del rapporto Mitchell con l’obiettivo di riprendere negoziati su un regolamento politico; 3 – ESPRIME sostegno agli sforzi del segretario generale e di altri nell’assistere le parti a fermare la violenza e riprendere il processo di pace; 4 – DECIDE di continuare a seguire con grande attenzione la questione.


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