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Zimbabwe: vince tra le contestazioni Mugabe

L'opposizione, guidata da Tsvangirai, sostiene che il governo ha ridotto il numero di seggi nelle città, dove l'opposizione è più forte

di Redazione

Robert Mugabe ha vinto le contestatissime elezioni presidenziali del fine settimana nello Zimbabwe, ottiene un nuovo mandato di sei anni, il terzo dall’80, e resta capo dello Stato, carica che occupa ininterrottamente da 22 anni, dopo l’indipendenza seguita alla guerra civile. Tale è il risultato della consultazione, già più volte preannunciato in mattinata e ufficializzato dal presidente della Commissione Elettorale Centrale, Tobaiwa Mudede. Mugabe ha totalizzato un milione e 634.382 voti, ben oltre dunque il milione e 550 mila che gli servivano, essendo per legge necessario superare il 50 per cento dei suffragi; solo un milione e 170,590 sarebbero invece andati al suo principale avversario, l’ex sindacalista Morgan Tsvangirai, leader nonché ideologo dell’Mdc, il Movimento per il Cambiamento Democratico all’opposizione. “Si profila una vittoria di Mugabe in elezioni non regolari. La comunità internazionale deve continuare a fare pressione sul governo perché rispetti i diritti umani e fermi la corruzione.” È l’opinione di mons. Pius Alick Ncube, arcivescovo di Bulawayo . Osservatori indipendenti hanno denunciato numerose irregolarità nel voto e l’opposizione, guidata da Morgan Tsvangirai, sostiene che il governo ha ridotto il numero di seggi nelle città, dove l’opposizione è più forte, per impedire agli elettori di votare prima della chiusura delle elezioni. Stati Uniti, Gran Bretagna e Nuova Zelanda accusano Mugabe di aver truccato il risultato elettorale. Dal gennaio 2002, sono morte almeno 33 persone in violenze legate allo scontro politico tra Mugabe e Tsvangirai.


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