Cultura

Alfio degli asini, Lodi e gli altri: 10 dialoghi da rileggere

Dal rugbista Scandurra, che percorreva la natura a piedi col somarello Fiocco, e che è morto pochi mesi dopo l'intervista, ai responsabili di Antigone sul dramma delle carceri; dal dialogo fra gli intellettuali meridionalisti alla denuncia della "pasionaria" dei bambini, Tonizzo, ecco le interviste che più hanno appassionato i lettori di VITA

di Giampaolo Cerri

L’intervista di VITA più letta nel 2022 parla di rugby e di asini. E di un uomo di straordinaria sensibilità umana: Alfio Scandurra. L’ha scritta Barbara Marini, con mano delicata. Grazie al rugby son diventato uomo, grazie all'asino ho capito il mondo, questo il titolo, racconta di uno che si è buttato nella mischia della palla ovale e in quella della vita con la medesima passione ma poi ha scoperto che, solo nella natura e camminando con l’adorato asino Fiocco, trovava serenità.

«l raglio dell’asino», aveva spiegato Scandurra a Marini, «è come un urlo all’infinito di chi per troppo tempo ha taciuto e tacere non vuole più. Così a Fiocco dico sempre: "Raglia forte, fatti sentire perché te vali e sai chi sei!". E questo vale per tutte quelle persone che si sono sentite private e bistrattate. Ognuno di noi può dare qualcosa». Sei mesi dopo quell’intervista – che aveva fatto il giro del web naturalista italiano, amante di questo blogger 52enne che viveva a Pordenone – Scandurra è morto, sconfitto da una malattia che lo aggrediva da tempo. Così è accaduto che quella conversazione, già letta da tante persone, sia stata riletta e amata da molte altre, come in un nuovo e commosso tributo.

È invece un vero e proprio dialogo fra due uomini del nostro Mezzogiorno, la seconda intervista, intitolata: Sud: restare non serve, c’è bisogno di “restanza”, l’ha scritta, a luglio, per VITA, Emanuele Curti, archeologo e manager culturale, dialogando con Vito Teti, antropologo, sul suo ultimo libro per Einaudi: La restanza. Un colloquio fra due uomini colti e innamorati del Mezzogiorno: due meridionalisti moderni.

Seguono vari dialoghi meno legati forse ai personaggi e maggiormente ai problemi che gli interlocutori affrontano. Troverete allora, Luca Cereda che intervista, in due momenti diversi, Alessio Scandurra e Patrizio Gonnella, ai vertici di Associazione Antigone, sui suicidi nelle carceri, che chiede a Gianluca Ruggieri di spiegare le comunità energetiche o a Reinhold Messner di provare a interpretare la tragedia della Marmolada.



O, ancora, il direttore Stefano Arduini che dialoga col sindaco di Reggio Emilia, Stefano Vecchi, sul ruolo dei comuni nel Pnrr, e Sara De Carli che domanda a uno storico maestro, Marco Rossi Doria, di parlare di insegnante che ha fatto un pezzo della pedagogia di questo Paese, Mario Lodi, di cui ricorre il centenario.

Un altro pedagogista, Federico Batini, racconta, sempre a De Carli, come provare a contrastare la piaga della dispersione scolastica, mentre, infine, una grande "pasionaria" dell’infanzia italiana, Frida Tonizzo, fondatrice dell’Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie – Anfaa, prova a spiegare a chi vi scrive, perché i bambini siano di fatto passati di moda in questo Paese, tanto che alcune leggi regionali, come la piemontese “Allontanamento zero”, vengono approvate senza che ciò desti, se non scandalo, preoccupazione.

Ecco, nell’ordine, i 10 titoli più cliccati.

  1. Grazie al rugby son diventato uomo, grazie all'asino ho capito il mondo
  2. Sud: restare non serve, c’è bisogno di “restanza”
  3. Nelle carceri mai così tanti suicidi come nel 2021
  4. Comuni e Terzo settore alleati per migliorare il Pnrr
  5. Referendum giustizia, Gonnella: "Se 1 detenuto su 3 è in custodia cautelare, qualcosa non funziona"
  6. Comunità energetiche: quando l’energia green la facciamo a casa nostra
  7. Contro l'abbandono scolastico, vi leggo una storia
  8. Il crollo della Marmolada è colpa del riscaldamento globale
  9. La parola ai bambini: l'attualità di Mario Lodi cento anni dopo
  10. Lotto da 50 anni per i bambini. Oggi passati di moda

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