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Vola ancora sul Kosovo la Colomba di don Benzi

Gli obiettori dell’associazione riminese sono tornati tra serbi e albanesi come forza di pace e di contrasto all’odio. Così il dialogo rinasce. Nonostante la Kfor

di Redazione

La prima ?Operazione Colomba? scattò di fronte al dramma delle popolazioni colpite dalla guerra in Croazia e in Bosnia. Ma il Corpo non violento di pace dell? Associazione Papa Giovanni XXIII ha inseguito la mobilissima guerra balcanica anche in Kosovo. Lo scopo è sempre quello: contrastare l’odio etnico. Daniele Aronne, appena rientrato dal Kosovo, è un volontario dell’Operazione Colomba e dell’Associazione Papa Giovanni XXIII: «Attualmente», esordisce, «siamo nella zona di Peja e Mitrovica con 7 volontari. Nei pressi di Peja ci sono due villaggi: Goradzevac, a maggioranza serba e Pocesce, a maggioranza albanese. In questi due luoghi abbiamo vissuto fino a un mese fa, ogni giorno cercando di ritessere con la nostra presenza i rapporti fra gli abitanti dei due villaggi. Per un certo periodo», continua Daniele, «i kosovari albanesi, pur di non attraversare il villaggio di Goradzevac, preferivano scavalcare montagne e passare un fiume. Oggi, grazie al nostro intervento di mediazione, i sindaci dei due villaggi stanno dialogando di nuovo e, per quanto ci riguarda, in questo momento stiamo cercando di convincere altre associazioni di volontariato e le organizzazioni umanitarie internazionali ad aiutarci a creare attività utili sia ai serbi che agli albanesi». A Kosovska Mitrovica, dopo Mostar l’altra famosa “Berlino dei Balcani” , la situazione resta invece molto più tesa: i volontari dell’Operazione Colomba sono presenti nella parte nord della città, nel quartiere Bosniacka Mahala controllato dai serbi ma che accoglie tuttora famiglie rom, albanesi e bosniache. Ma il problema più grande è che la forza internazionale di pace in Kfor – specie le truppe francesi – sembra avere l? intenzione di far spostare i kosovari albanesi nella zona sud della città . Ma così l?odio perpetua. «Tempo fa, la nostra casa è stata praticamente attaccati dai serbi e i Francesi non sono intervenuti prontamente». Le mediazioni fuori dagli schemi non sono gradite.


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