Non profit

Abuso, come intervenire

"Vita" ha realizzato per la Regione Lombardia un quaderno di primo approccio e informazione. Con indirizzi, consigli e la confutazione dei principali stereotipi

di Stefania Olivieri

C ome intervenire, cosa fare quando una donna subisce una violenza? Spesso chi porta soccorso, chi raccoglie denunce, chi si trova ad operare su un caso di abuso, si trova impreparata a trattare una situazione psicologica delicatissima come quella dell’abuso. Una problematica avvertita dalla Regione Lombardia che ha chiesto a “Vita” di realizzare un vademecum da distribuire agli agenti della polizia municipale dei vari comuni. Il fenomeno delle violenze sulle donne ha infatti proporzioni inquietanti:in Europa, ogni giorno una donna su cinque subisce violenza. Alle violenze fisiche e sessuali, infatti, spesso si aggiungono maltrattamenti psicologici, economici ed anche spirituali. Le ricerche compiute negli ultimi dieci anni, infatti sono concordi: la violenza sulle donne è endemica, nei paesi industrializzati come in quelli in via di sviluppo. Non solo. Non conosce differenze sociali o culturali: le vittime e i loro aggressori appartengono a tutte le classi e ai ceti economici. Da qui l’esigenza di un intervento capillare, che sappia cogliere dietro situazioni e atteggiamenti di apparente normalità il disagio prodotto da episodi di violenza e maltrattamenti. Per i vigili lombardi, “Vita” ha predisposto un opuscolo tascabile, agile e maneggevole. Obiettivo: fornire loro alcune indicazioni di base, importanti per capire l’entità del fenomeno e le sue caratteristiche, nonché alcuni consigli pratici e concreti, suggeriti da psicologhe ed assistenti sociali della Casa delle donne, di Milano e Bologna, e dal Soccorso Violenza Sessuale della Clinica Mangiagalli di Milano. «Nella grande Milano come nei comuni più piccoli della Regione i vigili, di quartiere e non, possono dare un valido contributo nella battaglia contro la violenza sulle donne» spiega Elena Gazzola, assessore alle Politiche femminili, «abbiamo voluto fornire loro indicazioni utili per indirizzare le donne verso i tanti servizi di consulenza, case di accoglienza e consultori presenti sul territorio». Informazioni valide anche per quanti dovessero trovarsi nella situazione di dare aiuto e sostegno a una donna in difficoltà. «In presenza di abusi è assolutamente necessario ricordarsi che la persona si sente vulnerabile, isolata, spesso non capita e non creduta », spiega Marisa Guarnieri, della Casa di accoglienza delle donne maltrattate, «occorre indirizzarla verso i luoghi dove può essere accolta da operatori esperti e ricevere consulenza legale, medica o psicologica». Stefania Olivieri


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