Welfare

Un clic contro la fame: ovvero quando profit e non profit si danno la mano

Basta un “clic” al giorno sul pulsante “Donate Free Food” per regalare una ciotola di riso, grano o mais ad un bambino del terzo mondo

di Redazione

Ogni 3,6 secondi nel mondo una persona muore di fame. E nei tre quarti dei casi è un bambino al di sotto dei 5 anni. Cui oggi anche chi non ha denaro da donare o tempo da offrie come volontario può regalare una ciotola di riso, grano o mais. Basta un ?clic? al giorno sul pulsante ?Donate Free Food? che lampeggia all?indirizzo www.thehungersite.com. attivo dal giugno ?99. Magia? No, un nuovo modo di sotenere la lotta contro la fame nel mondo inventato dall?organizzazione non profit The Hunger: a trasformare i clic dei cibernauti in ciotole di riso per chi muore di fame è il denaro di settanta nuovi marchi internazionali, per la maggior parte tecnologici, che si fanno conoscere da chi vista il sito. La quantità di cibo associata a ciascun clic dipende dal numero di aziende che sponsorizzano l?iniziativa il giorno in cui voi cliccate sul bottone ?Donate Free Food?. Ogni sponsor del giorno paga per un quarto di ciotola di cibo, per cui se un giono ci sono 4 sponsor, ogni clic equivale a una ciotola. Come arriva nelle mani di chi ha bisogno? Attraverso il Programma Alimentare delle Nazioni Unite, che nel solo mese di dicembre, ha portato nei Paesi più colpiti dalla fame oltre 25 milioni di ciotole di cibo. L?equivalente di 1 milione e 500 mila chili di riso e mais donati da quasi 9 milioni di donatori virtuali e una media di 11 sponsor al giorno che nel complesso hanno donato oltre tre milioni di sterline.


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