Non profit
Servizio civile, «io faccio bene perché»
Fondazione Don Gnocchi, Fondazione Sacra Famiglia e Fondazione Lega del Filo d’Oro sono pronti ad accogliere 483 giovani che vogliono “fare bene”, vivendo il servizio civile accanto a persone con disabilità o anziani. Ventitre i progetti in diverse regioni d'Italia. Candidature entro il 10 febbraio.
di Redazione
Ognuno ha la sua motivazione e la sua emozione. Tutti però lo affermano con consapevolezza e un pizzico di orgoglio: “Io faccio bene perché…”. È questa la frase che suona come un innvito potente e contagioso per il servizio civile in Fondazione Don Gnocchi, Fondazione Sacra Famiglia e Fondazione Lega del Filo d’Oro. Anche quest’anno infatti queste storiche realtà fanno insieme – in rete con altre realtà attive nell’ambito dell’assistenza, cura e riabilitazione delle persone fragili quali Endo-FAP, Acli, Caritas Italiana e Anci Lombardia – una proposta di Servizio Civile Universale accanto a persone con disabilità o anziani, per l’impiego complessivo di 483 giovani tra i 18 e i 28 anni, in diverse regioni d’Italia. Una collaborazione fra enti di provata esperienza e competenza, a garanzia della consistenza professionale dei progetti.
«L’esperienza di servizio civile che proponiamo anche per il prossimo anno in Italia ma anche all’estero vuole rispondere al desiderio di gratuità e solidarietà presente in tanti giovani», afferma don Vincenzo Barbante, presidente della Fondazione Don Gnocchi. «La sfida per noi operatori della Fondazione è metterci in gioco con atteggiamento di servizio verso le ragazze e i ragazzi che sceglieranno di intraprendere il cammino all’interno dei nostri Centri. La scommessa è quella di dar vita a un percorso formativo efficace e potremo vincerla soltanto se sapremo metterci in ascolto gli uni degli altri, perché la cura della fragilità significa soprattutto relazione».
«Quella del Servizio Civile Universale – dichiara don Marco Bove, presidente della Fondazione Sacra Famiglia – è un’esperienza preziosa e di crescita. Fare questa esperienza nelle nostre strutture, accanto alle persone fragili, ai disabili e agli anziani, permette di donare e ricevere all’interno della relazione di assistenza e cura. Questa vicinanza, fisica ed emotiva, è uno tra gli strumenti più efficaci che oggi abbiamo per insegnare il rispetto, l’altruismo e incentivare l’attività di volontariato anche nei più giovani. Talvolta, inoltre, l’esperienza del servizio civile nelle nostre strutture può rivelarsi un’occasione di orientamento verso un futuro percorso professionale nell’ambito dell’assistenza alla persona fragile».
«Attraverso il servizio civile presso la nostra realtà – aggiunge Rossano Bartoli, presidente della Fondazione Lega del Filo d'Oro – si avrà l’opportunità di vivere un’esperienza di solidarietà e crescita umana al fianco di chi non vede e non sente, favorendo preziose occasioni di relazione e acquisendo nuove competenze. I volontari avranno la possibilità di operare in un’organizzazione che è punto di riferimento in Italia per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, aiutandole ad uscire dal loro isolamento fatto di buio e silenzio».
L’impegno per i giovani si articolerà in 25 ore settimanali, con un compenso di 444.30 euro mensili. Per presentare le proprie candidature occorre accedere entro il prossimo 10 febbraio, al bando pubblicato all’indirizzo: https://domandaonline.serviziocivile.it
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