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Ucraina, ActionAid: «Oltre un milione di persone aiutate»

L'ong in Ucraina lavora insieme a organizzazioni e reti femministe e giovanili locali per dare accesso ai diritti delle persone più vulnerabili: donne, comunità lgbtqi+, anziani e disabili

di Redazione

«A nove mesi dall’inizio del conflitto in Ucraina, ActionAid grazie al suo team umanitario e alla stretta collaborazione con 40 associazioni partner ha dato aiuto a più di 1 milione di persone colpite dalla guerra tra Ucraina, Polonia, Romania e Moldavia», scrive l'organizzazione in una nota pubblicata oggi. «Uno sforzo possibile grazie ai fondi stanziati per l’emergenza umanitaria e le donazioni ricevute da tutto il mondo. Sono stati garantiti i bisogni umanitari immediati, come la prevenzione e il sostegno alle donne che hanno subito violenza sessuale, il supporto psicologico e legale e la fornitura di alloggi, cibo e medicinali. Ma l’impegno non si ferma, con l’inizio dell’inverno infatti in Ucraina si prevede che le condizioni di vita peggioreranno. I continui attacchi russi alle infrastrutture civili lasciano la popolazione ucraina senza acqua, elettricità e riscaldamento a temperature gelide. Inoltre, le ong hanno sempre più difficoltà a mantenere le comunicazioni tra le loro équipe e le comunità locali a causa delle cattive connessioni mobili e dell'accesso limitato a Internet. Molte persone che vivono dove sono in corso operazioni militari non ricevono praticamente aiuti da mesi. Le ondate di sfollati e rifugiati nel corso dell'inverno potrebbero di nuovo aumentare. Tuttavia, si registra una preoccupante mancanza di capacità delle comunità ospitanti e dei centri di accoglienza di gestire la situazione. Anche per i rifugiati nei Paesi confinanti cresce l’allarme: l’aumento del costo di energia, riscaldamento e combustibile, accompagnato dall'inflazione, renderà gli alloggi inaccessibili per molti dei profughi che sono in affitto e farà ulteriormente assottigliare le risorse delle famiglie ospitanti».

ActionAid in Ucraina lavora insieme a organizzazioni e reti femministe e giovanili locali per dare accesso ai diritti delle persone più vulnerabili: donne, comunità LGBTQI+, anziani e disabili. Sono alti i rischi associati agli spostamenti verso i punti di distribuzione e alle code, dove le persone possono diventare bersaglio di attacchi russi. ActionAid ha deciso di utilizzare il servizio postale per fornire assistenza specializzata e ridurre i rischi. Nonostante il conflitto, il servizio postale continua a funzionare e fornisce un mezzo affidabile e mirato per la distribuzione di beni.

«ActionAid», continua la nota, «insieme al partner Insight sta sostenendo 2.500 famiglie (con una media di 3 persone ciascuna) nelle località di Dnipropetrovska,Donetska, Kharkivska, Khersonska, Luhanska, Mykolaivska, Poltavska e Zaporizka. Ci rivolgiamo a famiglie in cui i membri si auto-identificano come persone LGBTQI+ e alle donne appartenenti a gruppi spesso emarginati (madri single, giovani madri, donne anziane e donne con disabilità). Inoltre, con l'associazione Women's Association Sphere stiamo fornendo supporto economico diretto alle donne e alla comunità LGBTQI+ di 5 regioni orientali (regioni di Kharkiv, Donetsk, Luhansk, Sumy e Poltava) per rispondere alle necessità di base come cibo, prodotti igienici, medicine, consulenza psicologica. Grazie all'ONG Girls (Divchata) aiutiamo le ragazze e le donne vulnerabili a ripristinare il loro benessere fisico e mentale attraverso la terapia psicologica (online e offline), forniamo alloggi sicuri e sostenibili e opportunità di istruzione e formazione necessarie per ottenere nuove competenze che le aiutino ad avere una vita più dignitosa e a mitigare gli effetti della guerra. A causa della distruzione delle infrastrutture sanitarie, i pazienti affetti da HIV e le popolazioni a rischio sono colpiti in modo sproporzionato dalla guerra e devono affrontare ulteriori ostacoli all'accesso ai farmaci salvavita e ai servizi sanitari. Il nostro partner HealthRight sta lavorando per dare continuità ai pazienti nel trattamento dell'HIV, la salute mentale e riproduttiva e il benessere delle donne sieropositive e a rischio attraverso un sostegno e assistenza di emergenza a Kyiv, Lviv e Uzhhorod. Una delle categorie più vulnerabili è quella delle lavoratrici del sesso: si trovano ad affrontare la mancanza di risorse primarie per la sopravvivenza e sono senza assistenza da parte dello Stato a causa del loro status di clandestinità, né alcun sostegno da parte della società civile a causa degli alti livelli di stigma e discriminazione subita. Grazie all’associazione Legalife possono accedere a un sostegno psicologico, informativo e legale durante la guerra per preservare la loro vita e la salute propria e delle loro famiglie. L'organizzazione ha l’obiettivo di raggiungere circa 200 lavoratrici del sesso in 10 regioni ucraine».

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