Cultura

Volontariato aziendale, arriva una guida

Esce oggi per i tipi di Elena Zanella Editore il libro “Volontariato aziendale multicanale” di Stefano Martello e Salvatore Rimmaudo. Un volume che, rivolgendosi sia alle organizzazioni non profit sia alle aziende profit, affronta criticità e aspetti positivi di un modello in espansione ma che deve imparare a co-progettare e affrontare la sfida digitale

di Antonietta Nembri

Una guida essenziale per profit e non profit, questo è fin dal sottotitolo l’obiettivo del volume “Volontariato aziendale multicanale” opera a quattro mani di Stefano Martello e Salvatore Rimmaudo che viene pubblicato da “Elena Zanella Editore”. Romani, entrambi classe 1974, Martello, giornalista e comunicatore; e Rimmaudo, educatore professionale e formatore, hanno messo mano a un libro che nelle intenzioni vuole fornire strumenti utili sia al profit sia al non profit affinché le sempre più frequenti esperienze di volontariato aziendale siano realizzate non solo nel miglior modo possibile, ma anche riescano a fare un salto di qualità.


“Fare o non fare, non c’è provare” è la citazione del Maestro Yoda scelta dai due autori nella loro “Introduzione ragionata e legittimazione delle pagine”. «A oggi nel volontariato aziendale appare evidente una metodologia in cui le due parti non hanno decodificato onori e oneri. E questo è chiaro dall’assenza di una vera co-progettazione nelle iniziative che rende il rapporto tra i due attori dell’esperienza sbilanciato sul profit che “detta le regole”» spiega Stefano Martello per il quale «serve un punto comune di partenza e costruzione. Come è successo a noi due che prima di scrivere il libro ci siamo incontrati e stressati. Ed è quello che dovrebbero fare l’azienda profit e la realtà non profit nel costruire un’esperienza di volontariato aziendale».

Un secondo obiettivo del libro è quello di «indagare la sterzata digitale indotta dalla pandemia che» spiega Martello «può essere un’ottima alternativa a patto che sia inserita in una strategia. Insomma ci deve essere più attenzione alla fase preparatoria».

Per Salvatore Rimmaudo l’aspetto fondamentale è la relazione «che si può raggiungere dopo un percorso. Al momento le dinamiche in atto vedono la realtà aziendale in una posizione di forza. E proprio per questo occorre favorire il dialogo tra profit e non profit».
Il libro è costruito come una vera e propria guida ragionata. Elena Zanella, nella prefazione al volume sottolinea che: “Il tema affrontato è di un’attualità che ancora non ha trovato disamina e analisi puntuale se non in queste pagine, ecco perché questo volume è così importante. Io stessa, che ho fatto dello studio delle dinamiche comportamentali legate al sociale la mia ragione professionale, vi ho trovato spunti di riflessione e di lavoro su cui certamente mi baserò nel pensare a quali strategie e strumenti adottare nell’affrontare il tema del peopleraising di competenza, d’ora in avanti”. Zanella inoltre osserva che il termine che la lettura del libro le ha lasciato è “Prospettive”. Un guardare non a degli obiettivi, ma a un percorso di accompagnamento a un futuro che in parte è già qui. Nei quattro ragionati capitoli del libro, infatti, due sono dedicati al “volontariato aziendale digitale” che è anche multicanale in una “prospettiva oltre il tempo del Covid”, come indica il titolo del quarto capitolo.

Il volume che vuole essere una vera e propria guida con tanto di schede per aiutare le realtà profit e non profit a realizzare un’esperienza di volontariato aziendale è anche un «percorso in cui abbiamo cercato di individuare le parti più critiche con uno stile che definirei “auto formativo”» precisa Martello sottolineando che lo sforzo principale è stato quello di un lavoro culturale che va compiuto da entrambe le parti. «Entrambe le realtà» gli fa eco Rimmaudo «hanno dimostrato delle resistenze. Per questo il libro non si ferma a fotografare lo status quo, ma propone un percorso per migliorare il rapporto e la relazione tra profit e non profit».

Obiettivo del libro è riuscire a fare crescere entrambe le realtà in un rapporto utile e vantaggioso, sia per l’organizzazione non profit sia per l’azienda e i suoi dipendenti «Ma speriamo anche che la nostra guida possa essere utile anche alle Pmi che sono le realtà più diffuse sul territorio e anche alle onp più piccole», confidano gli autori che rivelano di aver vissuto la scrittura di questa guida al volontariato aziendale multicanale come «una forma di servizio, per offrire a questo mondo degli strumenti per crescere insieme. Certo si farà fatica, da entrambe le parti perché il cammino di crescita dovrà iniziare da un confronto indispensabile per la coprogettazione», concludono Martello e Rimmaudo.

In apertura photo di Daniel Funes Fuentes da Unsplash

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