Economia

Nicaragua. Frutta tossica. Banane sanate

Storica vittoria dei bananeros che dopo vent’anni trascorsi a respirare pesticidi cancerogeni hanno ottenuto una legge che punisce le aziende che li usavano. (di Elisabetta Corrà)

di Redazione

N ovembre 2001: un centinaio di lavoratori delle bananeras del Nicaragua denunciano, chiedendo un risarcimento danni, i colossi della frutta Chiquita, Dole Fruit, Standard Fruit and Vegetal Co. e Del Monte Food. L?accusa: nelle piantagioni in cui lavoravano sarebbe stato autorizzato, dal 1970 al 1982, l?uso di Nemagone (dibromocloropropano), un pesticida, vietato dall?Oms, che ottimizza la resa delle piante di banano ma provoca cancro, sterilità, dermatiti croniche e disturbi polmonari ai lavoratori, costretti a occuparsi delle piantagioni. Una causa da 134 milioni di dollari.
Le conseguenze di un?esposizione prolungata al nemagone sono note dal 1977. Il dibromocloropropano era infatti impiegato in agricoltura negli Usa, ma nel 1977 studi avviati dalla Occidental Petroleum scoprirono che il Nemagone è in grado di modificare l?assetto cromosico cellulare e che è cancerogeno. Dal 1979 il Nemagone venne proibito negli Usa, ma si permise che la Shell e la Dow Chemical continuassero a produrlo per esportarlo nel Terzo mondo. Agli inizi degli anni 70 Honduras, Guatemala e Costa Rica erano già terreno di caccia per le multinazionali della frutta che ottenevano, in cambio di poche assicurazioni commerciali, immense aree agricole.
Gli imprenditori di Dole e Standard Fruit si organizzarono in Nicaragua, in particolare nel distretto di Chinadega (dove si calcola siano passati più di 8.500 lavoratori). Per 15 anni, uomini e donne hanno respirato il Nemagone in polvere, lo hanno bevuto nelle acque delle baraccopoli che le multinazionali avevano costruito per loro, lo hanno mangiato nei maiali e nella verdura cresciuti attorno alle bananeras. Presto gli aborti, la mortalità infantile, i bambini nati con malformazioni cominciarono a crescere; casi di sterilità, di cancro della pelle e dei testicoli, la perdita della vista divennero materia quotidiana per i medici delle multinazionali, che ricoveravano i lavoratori delle bananeras, ma erano istruiti a non far trapelare quanto stava accadendo all?esterno.
Abbandonati dalle istituzioni, gli attivisti nicaraguesi si organizzano nell?Associazione dei lavoratori delle bananeras che investe il Nicaragua con lo scandalo Nemagone (users. iol.it/itanica). E a novembre il parlamento del Nicaragua approva una legge che regolamenta l?uso di pesticidi e prevede pene per le multinazionali che hanno impiegato sostanze chimiche tossiche. Di qui il passo alla denuncia dei giganti della frutta è breve. E la sentenza è attesa in questi giorni.
La legge approvata dal parlamento nicaraguense è l?unica legge del continente che mette le basi per costringere le multinazionali fabbricatrici e distributrici di Nemagone e Fumazone , altro pesticida tossico, a pagare i danni provocati ai bananeros.

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