Mondo

Accoglienza diffusa: ecco la manifestazione d’interesse

Pubblicato l'avviso per l'acquisizione di manifestazioni d'interesse per l'accoglienza diffusa a beneficio delle persone provenienti dall'Ucraina. Ciascun soggetto di Terzo settore potrà mettere a disposizione da 300 a 3mila posti. Il costo massimo pro die pro capite rimborsabile è pari a 33 euro. Scadenza il 22 aprile

di Redazione

Strutture di accoglienza che, fine di garantire la specificità dell’accoglienza diffusa, potranno ospitare un numero massimo di 15 persone. Un pocket money di 2,50 euro pro capite pro die. Contributi per le attività da realizzare dentro un piano di intervento personalizzato, con servizi che vanno dall’orientamento alla mediazione linguistica e interculturale; dall’accompagnamento all’inserimento scolastico all’organizzazione di attività extrascolastiche per i minori; dall’accompagnamento all’inserimento lavorativo alla riqualificazione professionale con particolare attenzione al rafforzamento delle competenze utili al beneficiario al suo ritorno in Ucraina. I soggetti proponenti dovranno assicurare, anche attraverso i propri associati o partners, una disponibilità minima di 300 posti di accoglienza e non superiore alle 3.000 unità. Il costo massimo pro die pro capite rimborsabile è pari ad un massimo di € 33,00 omnicomprensivo, in analogia a quanto previsto per i centri di accoglienza.

Sono i tratti salienti della manifestazione d’interesse pubblicata oggi dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in relazione all’ordinanza di Protezione Civile 881, per i famosi 15mila nuovi posti in accoglienza diffusa da reperire attarverso il Terzo settore. La manifestazione di interesse dovrà essere presentata entro le ore 18.00 del giorno 22 aprile 2022.

Se il numero complessivo di posti che emergerà dalle manifestazioni di interesse positivamente valutate sarà inferiore a 15.000, si attingerà ai singoli posti incrociando prioritariamente, su base territoriale, esigenze e disponibilità; laddove fossero esauriti i posti necessari su un determinato territorio, si procederà a scegliere via via quelli più vicini al luogo della richiesta, attingendo progressivamente ai posti disponibili in regioni e province autonome limitrofe e poi a quelli in territori più distanti. Se invece il numero complessivo di posti che emergerà dalle manifestazioni di interesse positivamente valutate sarà superiore a 15.000, si manterrà potenzialmente attivabile tutto il bacino delle disponibilità, comunque entro un limite massimo che verrà definito in sede di sottoscrizione delle convenzioni. In particolare, si procederà all’attivazione dei posti prioritariamente in funzione delle esigenze territoriali (richieste di accoglienza da parte degli sfollati provenienti dall’Ucraina ed eventuale necessità di svuotare alberghi e strutture ricettive temporanee), avendo cura di far ruotare opportunamente gli enti convenzionati. Il numero di posti complessivamente attivato non potrà superare il limite di 15.000.

L’attività dei volontari che prenderanno parte alle iniziative o progetti, non potrà essere retribuita in alcun modo, nemmeno dal beneficiario. Al volontario possono essere rimborsate dall’ente tramite il quale svolge l’attività soltanto le spese effettivamente sostenute e documentate per l’attività prestata (es. vitto, viaggio e alloggio) entro limiti massimi e alle condizioni preventivamente stabilite dall’ente medesimo. Sono in ogni caso vietati rimborsi spese di tipo forfetario.

In sintesi

Soggetti proponenti

  • Le reti associative di enti del Terzo settore;
  • i centri di servizio per il volontariato;
  • le associazioni e gli enti iscritti al Registro di cui al dlgs 286/98 (disciplina dell’immigrazione);
  • enti religiosi civilmente riconosciuti.
  • I soggetti sopra indicati svilupperanno le attività di accoglienza diffusa sul territorio anche attraverso i propri enti associati. È possibile coinvolge anche soggetti come partners.

Requisiti

  • Avvenuta acquisizione di una nota di intenti da parte dei Comuni interessati in merito alla volontà di stipulare accordi di partenariato.
  • Garantire da un minimo di 300 a max 3.000 posti.
  • Ogni struttura/unità abitativa non potrà ospitare più di 20 persone.
  • Si prevede un monitoraggio mensile da parte del soggetto convenzionato mediante apposita reportistica. Il Dipartimento Protezione Civile svolgerà, tramite soggetti opportunamente convenzionati, le attività di monitoraggio e valutazione per analizzare l’impatto delle attività svolte sui beneficiari e sulle comunità accoglienti.

In foto, il Capo Dipartimento Fabrizio Curcio visita l'albergo "Spazio Reale" per la prima accoglienza dei profughi ucraini a Campi di Bisenzio (FI)

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.