Economia

Da Alleanza Cooperative, un decalogo per superare la crisi energetica

Nel corso dell’audizione alla Camera, sono state presentate proposte su Pnrr, fisco, lavoro, appalti e semplificazione. Tra le 10 proposte del manifesto sull’energia c’è quella di rivedere il carico fiscale sulle bollette, dare urgente attuazione alla disciplina in materia di comunità di energia rinnovabile e di comunità energetiche

di Redazione

Un decalogo per affrontare la crisi energetica puntando su misure che permettano al nostro Paese di affrancarsi dalla dipendenza promuovendo forme di produzione improntate al mutualismo e alla collaborazione tra produttori e utenti. E ancora Pnrr, fisco, lavoro, contratti pubblici e semplificazione. Sono questi i temi su cui l’Alleanza delle Cooperative ha presentato oggi le sue proposte nel corso dell’audizione alla Commissione Bilancio della Camera in cui è in corso l’esame del Def.

Tra le cooperative – si segnala in una nota – la fiducia generale rispetto alle prospettive dell’economia italiana per il primo semestre 2022 è in forte caduta. Maggiore incertezza e stazionarietà dei nuovi ordinativi, un aumento della dinamica inflattiva, previsioni di aumento di fatturato e occupazione notevolmente ridotte, ma pur sempre in territorio ancora positivo, sono il sentiment più diffuso tra i cooperatori.

“Sul fronte energetico – ha chiesto l’Alleanza – occorre intervenire subito con risposte rapide e coordinate, oltre che a livello emergenziale e di breve periodo, anche con azioni di carattere strutturale di medio-lungo periodo”.
Tra le 10 proposte del manifesto sull’energia c’è quella di rivedere il carico fiscale sulle bollette, dare urgente attuazione alla disciplina in materia di comunità di energia rinnovabile e di comunità energetiche e promuovere e sostenere forme mutualistiche senza scopo di lucro di acquisto collettivo di beni e servizi energetici in forma cooperativa in particolare a beneficio delle famiglie e delle Pmi maggiormente in difficoltà.

Sul Pnrr l’Alleanza ha auspicato un “coinvolgimento maggiore e sussidiario del privato e del privato sociale”, come le stesse cooperative, nella convinzione che i partenariati ex ante spingano la domanda, aumentino la probabilità di raggiungere nel tempo giusto i risultati.

La riforma fiscale è imprescindibile per accompagnare il Paese e le imprese alla ripresa e per rimuovere le sacche di irrazionalità accumulatesi nel sistema. Cominciando dall’eliminazione dello stato di confusione e incertezza generale in cui versa l’ordinamento tributario. “Proponiamo – ha aggiunto l’Alleanza – l’introduzione di un incentivo per le sole persone fisiche – nonché per gli investitori istituzionali dell’economia sociale, quali fondi mutualistici, fondi per la promozione di imprese sociali, ecc. – che investono nel capitale e/o patrimonio di società che hanno un divieto di lucro legale o statutario”.

Per quanto riguarda il lavoro in un contesto economico fortemente segnato da indicatori inflattivi estremamente alti e preoccupanti, l’Alleanza ha rilanciato con forza l’urgente necessità per un intervento strutturale di riduzione del costo del lavoro stesso.

Tra le proposte sui lavori pubblici vi è quella in particolare che punta a confermare le velocizzazioni a monte della gara e una qualificazione e razionalizzazione delle stazioni appaltanti.

Infine, per quanto riguarda la semplificazione l’Alleanza delle cooperative ha detto di apprezzare “le iniziative avviate dal Governo e all’esame del Parlamento che perseguono tentativi di sburocratizzazione dell’attività d’impresa e di razionalizzazione e coordinamento dei controlli amministrativi. Auspichiamo un maggior collegamento con le politiche di semplificazione, riassetto e codificazione già in atto. Le questioni del rapporto tra libertà d’impresa e burocrazia non possono essere ridotte alla mera soppressione di oneri, balzelli o procedure”.

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