Mondo

Ennesima notte di sangue a Gaza, 32 morti

Sono 27 i palestinesi uccisi e 5 gli israeliani

di Paul Ricard

E’ di almeno 27 palestinesi, secondo stime ufficiose, il numero dei palestinesi che sono stati uccisi la scorsa notte – una delle più cruente – durante gli scontri con le truppe israeliane in Cisgiordania e nella striscia di Gaza. Nella notte in un attacco di un kamikaze palestinese cinque giovani israeliani sono stati uccisi in un collegio di pre-addestramento militare a Azmona, nel gruppo di insediamenti di Gush Katif (Gaza). Il maggior numero di perdite si e’ verificato a Kuza’a e nei dintorni, nella striscia di Gaza, dove i palestinesi hanno denunciato l’uccisione di 16 loro connazionali, tra i quali il generale Ahmed Mefrej, capo delle Forze della Sicurezza Nazionale palestinese nel settore sud di Gaza. E’ l’ufficiale palestinese di grado più elevato ucciso in 17 mesi di rivolta. Il comandante delle truppe israeliane impegnate nell’area, generale Imad Faris, ha detto alla radio delle forze armate che Mefrej non era un degli obiettivi da colpire e che per sua sfortuna ”si è trovato dove non doveva essere”. Altri cinque palestinesi sono stati uccisi in scontri ad Abassan e in altre localita’ nella striscia di Gaza. In Cisgiordania, nell’area di Betlemme, fonti locali hanno denunciato l’uccisione di un diciassettenne nel campi profughi di Deheische e di un agente di polizia palestinese e di un attivista del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina nel campo di Aida. Altri due uccisi sono stati segnalati nella zona di Tulkarem. Secondo la radio ‘Voce della Palestina’, truppe e carri armati israeliani, con una copertura di elicotteri, occupano dalle prime ore di oggi diverse zone di Betlemme: oltre ai campi di Aida e Deheishe anche i villaggi di Khader, Doha e Bet Jalla. Secondo fonti locali, bulldozer dell’esercito hanno eretto terrapieni nelle strade di accesso a Betlemme. Un portavoce militare israeliano, nel confermare l’operazione, ha detto che ”sono state occupate aree dentro Betlemme e Bet Jalla dove sono in corso perquisizioni casa per casa alla ricerca di terroristi”. Nel corso delle operazioni, tuttora in corso, ci sono state scambi a fuoco. L’esercito, ha affermato il portavoce, ”non ha intenzione di colpire la popolazione civile e il suo obiettivo e’ di proteggere la popolazione israeliana”. Il portavoce ha confermato il ritiro delle truppe dal campo di Nur Shams, vicino a Tulkarem, che era stato occupato lo scorso mercoledi’. Nel corso dell’ operazione, ha aggiunto, ”sono state arrestate decine di persone sospettate di terrorismo”. Il campo resta comunque sotto assedio da parte delle forze israeliane..


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