Famiglia

8 marzo: donne in politica, Italia al 65 posto

'Coperta da un velo''. E' la partecipazione delle donne alla vita politica e sociale nel nostro paese, che si colloca al 65/o posto quanto a presenza femminile in politica, tra Nicaragua e Pana

di Redazione

”Coperta da un velo”. E’ la partecipazione delle donne alla vita politica e sociale nel nostro paese, che si colloca al 65/o posto quanto a presenza femminile in politica, tra Nicaragua e Panama. Cosa fare allora? Innanzi tutto dire ‘no’ a quella sorta di ”pierinismo acuto” che impedisce l’autopromozione e le coalizioni tra donne. E’ il messaggio lanciato oggi nel corso della tavola rotonda ‘Donne in politica’, svoltasi al Cnel nella settimana nazionale della parita’ e pari opportunita’, patrocinata dal ministero per le Pari opportunita’, Regione Lazio e Provincia di Roma. La manifestazione culminera’ l’8 marzo con una Agora’ telematica sul sito www.donnealtro.it e varie testimonianze. Una realta’, quella della presenza femminile istituzionale in Italia, come emerso dall’incontro, fortemente contraddittoria e dove le donne hanno una parita’ di condizione ma non di fatto. Nulla impedisce infatti loro di occupare gli stessi posti degli uomini ma, in concreto, continuano a guadagnare meno perché ricoprono quelle mansioni meno remunerative e faticano a raggiungere ruoli dirigenziali. A livello istituzionale, poi, i numeri sono piu’ che eloquenti: il Parlamento vede una partecipazione femminile che non tocca il 10%, con 56 deputate su 630 e 23 senatrici su 315. Ed ancora: nel tempo del federalismo e del conseguente lavoro di revisione degli statuti regionali, e’ emerso dalla tavola rotonda, le donne sono una piccola pattuglia di un esercito quasi completamente maschile: sui 234 membri che fanno parte delle Commissioni di revisione, ci sono solo 15 donne. ”Abbiamo donne in tutte le professioni – ha affermato la responsabile del gruppo comunicazione e formazione della Commissione nazionale pari opportunita’, Sandra Cioffi – ma in Italia il loro scarso numero nelle istituzioni e’ un caso gravissimo. Il rapporto tra donne e politica non e’ buono e il nostro impegno e’ perche’ l’Italia non continui ad essere fanalino di coda: si pensi che, quanto a presenza femminile in politica e nelle istituzioni, ci collochiamo al 65/o posto, tra Nicaragua e Panama. Tuttavia – ha aggiunto – siamo alla riscossa: si sta cercando di cambiare la costituzione e proprio oggi dovrebbe passare alla Camera l’art.51 per la previsione di criteri di pari opportunita”’. A questo proposito, Cioffi ha sottolineato che le quote ”sia pure in via transitoria, servono, perche’ e’ l’unico modo per riuscire ad entrare in quel club di soli uomini che e’ la politica”. Dal convegno viene tuttavia un messaggio chiaro: e’ necessario che le donne non siano affette, ha sottolineato Cioffi, da ”pierinite acuta”. ”Bisogna cioe’ che le donne di tutti i partiti e istituzioni si diano una mano e si alleino – ha detto la responsabile della Commissione – perche’ c’e’ un nemico da sconfiggere che e’ la nostra scarsa presenza istituzionale, che da dell’Italia l’immagine di un paese maschilista”. Il ‘velo’ che separa dalla politica, insomma, puo’ essere stracciato solo dalle donne stesse e se non c’e’ ”una forte coalizione a livello femminile ha concluso Cioffi – non arriveremo da nessuna parte”


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA