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Sant’Egidio: 47 dializzati ucraini saranno curati a Genova e Roma

Sono arrivati a Roma e a Genova, dopo un lungo e pericoloso viaggio dalle località dell'est dell'Ucraina, dove i combattimenti sono più violenti, 47 pazienti in dialisi, accolti dalla Comunità di Sant'Egidio, in collaborazione con istituti di cura delle due città.

di Redazione

La Comunità di Sant’Egidio accoglierà nelle prossime ore 47 dializzati che erano in pericolo di vita per le condizioni sempre più difficili che devono affrontare le strutture sanitarie in Ucraina a causa della guerra. Provenienti da due città dell’Est del paese, dovrebbero arrivare tutti entro la giornata di domani in Italia. Un primo gruppo di 28 persone, che risiedevano a Poltava, dopo un lungo e difficilissimo viaggio in pullman (1.200 chilometri) all’interno dell’Ucraina, reso possibile grazie al supporto della Comunità, ha già varcato il confine con la Slovacchia. Lì Sant’Egidio, presente alla frontiera, ha organizzato la prima accoglienza e, in collaborazione con il ministero della Sanità slovacco, ha fornito ai pazienti la possibilità di fare una seduta di dialisi, indispensabile per la prosecuzione del viaggio.

Il gruppo ora si sta dirigendo verso Roma, dove dovrebbe arrivare nelle prime ore di domani. I dializzati saranno accolti nell’albergo Villa Letizia, messo a disposizione grazie alla raccolta fondi promossa da Sant’Egidio, e verranno assistiti per le loro cure dalla Casa di Cura Città di Roma.
Un secondo gruppo di 19 persone, provenienti da Kremenchuk (più 5 loro familiari), dopo aver raggiunto la Slovacchia giungeranno invece a Genova, sempre nella giornata di domani, dove saranno ugualmente accolte dalla Comunità e assistite in diversi ospedali della città.

La cronaca del loro viaggio è anche la storia di una grande sinergia tra persone diverse: medici, comunità di Sant'Egidio, uomini e donne che in tanti modi hanno aiutato questa complessa operazione, uniti dalla certezza che "la solidarietà fa la storia" e si oppone alla guerra.

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