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Ischia, il parroco di Casamicciola: «Stiamo portando il cibo a chi è bloccato in casa»

Il bilancio provvisorio è di 8 morti. «Gli sfollati sono saliti a 280», racconta don Gino Ballirano, parroco di Casamicciola. La macchina degli aiuti è partita immediatamente: «C’è bisogno di cibo, vestiti, molte strade sono ancora inagibili. Questo deve essere il momento della solidarietà»

di Anna Spena

Don Gino Ballirano, parroco di Casamicciola, nella chiesa di Santa Maria Maddalena, sta preparando i pacchi alimentari mentre lo raggiungiamo al telefono. Il bilancio delle vittime della frana ad Ischia, dopo l'ultimo ritrovamento di Michele Monti, 15 anni, è di otto persone. Con lui sono morti anche il fratello di 11 anni e la sorella di 6. «Si stanno cercando gli altri quattro dispersi. Il nuemro degli sfollati è salito a 280», racconta il parroco.

La situazione resta drammatica: «Si sta parlando di un’evacuazione delle persone che si trovano nelle zone più a rischio. La popolazione coinvolta ha bisogno di cibo, vestiti, un posto dove stare. Con la Caritas abbiamo avviato da subito le attività di raccolta nei centri Giovanni Paolo Secondo e Papa Francesco. Abbiamo anche creato un terzo piccolo punto di raccolta alimentare, soprattutto per le zone che sono rimaste più isolate, nella parrocchia di Santa Maria Maddalena».

Le strade sono inagibili: «c’è fango ovunque, è difficile raggiungere le persone rimaste bloccate in casa, abbiamo recuperato dei furgoni e cerchiamo di portare i beni di prima necessità nelle case». Il centro Giovanni Paolo II, in modo particolare, è il primo punto di riferimento per l’accoglienza degli sfollati che vengono poi indirizzati negli alberghi che hanno dato disponibilità.

Da inizio 2022 in Campania si sono registrati 18 eventi climatici estremi, 6 solo nel mese di novembre. Salgono, inoltre, a 100 i fenomeni estremi monitorati nella regione dal 2010 fino ai primi giorni di novembre 2022, tra questi sono 38 i casi di allagamenti e alluvioni e 4 le frane da piogge intense.

«Quando sono stato nella zona dei soccorsi ho cercato i dispersi e ho visto una vittima, era una donna. L’ho vista in volto mentre la trasportavano, ma non l’ho riconosciuta, era sfigurata. Stiamo anche attivando momenti di ascolto per le famiglie dei dispersi. Il cattivo tempo ha avuto la sua parte, ma è un territorio che ha già subito un terremoto nel 2017 ed è fragile, le autorità dovranno capire cosa fare, adesso deve continaure il movimento di solidarietà».

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