Mondo

Avvocato di Strada, task force legale per tutelare i profughi

L’organizzazione che offre assistenza legale gratuita alle persone senza dimora, con oltre mille volontari e 57 sedi sparse in tutta Italia, ha messo in campo una serie di azioni per aiutare chi fugge dal conflitto

di Emiliano Moccia

“Abbiamo creato una mini task force di avvocati di tante nostre sedi che si sono messi a disposizione per raccogliere informazioni, buone prassi e casi e dare un supporto a tutti i nostri volontari che ora e nei prossimi mesi si occuperanno di tutelare i profughi di guerra”. L’associazione Avvocato di Strada è composta da oltre mille legali volontari sparsi nei 57 sportelli attivi in Italia, da Nord a Sud. L’organizzazione offre assistenza gratuita alle persone senza dimora, italiani e migranti, a tutti coloro che vivono in situazioni di fragilità sociale, di emarginazione, di povertà e che non possono beneficiare del gratuito patrocinio a spese dello Stato in quanto privi del requisito della residenza anagrafica. Per questo, il presidente nazionale Antonio Mumolo rileva che “allo scoppio della guerra in Ucraina ci siamo detti che non potevamo rimanere fermi davanti ai drammi che stavano per accadere. Ci siamo chiesti che cosa potevamo fare dal nostro punto di vista che si occupa di tutela legale di persone che vivono in strada, e dopo esserci confrontati con i nostri volontari abbiamo deciso di mettere in campo una serie di azioni”.

Anche perché “come sempre accade per tutte le guerre, anche il conflitto che si sta svolgendo ora in Ucraina presenterà il conto più salato alle persone più fragili: i poveri, gli anziani, le donne e i bambini”. Per questo, lo studio legale più grande d’Italia, ma anche quello che fattura di meno, ha subito messo a disposizione “una mini task force di avvocati. Inoltre, tanti dei nostri volontari” prosegue Mumolo “hanno dato al proprio consiglio dell’ordine territoriale una disponibilità per partecipare ad attività di tutela legale dei profughi e per creare contact point presso gli ordini”.


Di conseguenza, mentre restano attivi i contatti delle 57 sedi locali che tutte le settimane ricevono le persone in sportello, “per richieste di informazioni a carattere generale, orientamento ai servizi sul territorio o altre necessità che riguardano la guerra in Ucraina è attiva la mail emergenza@avvocatodistrada.it. Sulla base delle domande che ci vengono fatte più comunemente, e sulle informazioni che abbiamo raccolto in queste settimane, abbiamo pensato di creare una pagina di FAQ, che ha l’obiettivo di fornire le informazioni generali per capire gli istituti giuridici applicabili alla situazione e raccogliere i contatti utili su tutto il territorio nazionale e che mettiamo a disposizione di istituzioni, associazioni, operatori e semplici cittadini”.

Promotrice di numerose battaglie civili, come quelle di garantire la residenza anagrafica ed il medico di base ai 60mila senza dimora che vivono in Italia, Avvocato di Strada “insieme alle altre associazioni che siedono con noi al Tavolo Nazionale Asilo ha chiesto al Governo italiano misure precise e una progettazione di ampio respiro per l’accoglienza dei profughi che stanno scappando dalle zone del conflitto e procedure semplificate per le loro richieste di asilo. Nella speranza che questa guerra termini il prima possibile” conclude Mumolo “continueremo ad impegnarci in prima persona per dare un aiuto a tutte quelle persone che sono state strappate al loro paese”.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.