Welfare

Carcere: CGIL denuncia tagli alla spesa sanitaria

La Lila protesta

di Redazione

Circa il 30 per cento in meno per il servizio di guardia medica, il 20 per cento in meno per l’assistenza infermieristica, il 50 per cento in meno per i prodotti farmaceutici. Questa l’entita’ del taglio – secondo quanto denuncia la Cgil – alla spesa per l’intervento sanitario in carcere per il 2002. “Tutto cio’ – spiega Fabrizio Rossetti, responsabile nazionale della Funzione pubblica Cgil settore penitenziario – potrebbe avere come conseguenza un ribollire di tensioni e disperazione negli istituti penitenziari che mettera’ a dura prova la stessa sicurezza delle strutture”. Come si fara’, si chiede Rossetti, a spiegare al detenuto tossicodipendente in crisi di astinenza che il Valium e’ terminato e che non ci sono piu’ i soldi per comprarlo?. I tagli alla spesa sanitaria per le carceri ”non possono che portare all’aggravarsi di una situazione gia’ molto critica”. La Lega italiana lotta all’Aids (Lila) si associa con ”preoccupazione” a quanti denunciano ”i pesanti tagli che la legge finanziaria ha previsto per la spesa sanitaria nelle carceri”. ”Se attuate -avverte- tali scelte non potranno che criminalizzare ed emarginare sempre piu’ chi gia’ vive nel disagio. Gravissima appare quindi anche la decisione del ministro di Giustizia Roberto Castelli di abbassare (circa del 35% complessivo) l’esborso pubblico sanitario nei penitenziari”. Lila auspica quindi che ”i tagli non vengano effettuati e che anzi venga implementata l’assistenza sanitaria nelle carceri”.


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