Mondo

L’Africa avrà la sua Unione?

Se ne parla da oggi ad Addis Abeba in un vertice cui partecipano 80 capi di Stato

di Gabriella Meroni

La decisione politica di passare dall’ Organizzazione per l’Unita’ Africana (Oua) ad un nuovo modello, meno legato all’epoca postcoloniale, l’Unita’ Africana (Ua, ricalcato su quello comunitario europeo) e’ stata presa lo scorso anno dai capi di stato e di governo africani. Ma ora si tratta di concretizzarla. Ed e’ per questo che – organizzati dalla Commissione Economica Onu per l’Africa, Uneca – ieri sera sono inziati ad Addis Abeba cinque giorni di lavoro con, appunto, l’obiettivo di fissare paletti precisi sulla strada della costruzione dell’Ua. Piu’ di 1.000 delegati, e tra loro piu’ di 80 tra capi di stato, ministri (finanze, trasporti e comunicazione soprattutto), e governatori delle banche centrali, oltre che parlamentari, esperti ed esponenti della societa’ civile provenienti da tutti i paesi africani si confronteranno sui problemi del’integrazione regionale: monetari, fiscali e commerciali innanzitutto. Aprendo i lavori, il premier ed uomo forte etiopico Meles Zenawi ha detto che ”la formazione dell’Ua, che fara’ sostanziale riferimento all’ esperienza dell’Ue, e’ la principale scommessa politica ed economica con cui l’Africa e’ oggi chiamata a confrontarsi”. Sulla falsariga comunitaria, l’Ua prevede, Parlamento, Corte di Giustizia, Banca Centrale e moneta unica. Almeno in linea di principio: di scadenze e modulazioni, si inizia ora a parlare.


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