Volontariato

ActionAid: Nel metaverso per sperimentare il percorso di uscita dalla violenza di una donna

Si è svolto questa mattina a Milano “#FreeNotFreezed. L’empowerment femminile nel contrasto alla violenza di genere tra metaverso e realtà”, un momento di formazione per le aziende per delineare strumenti di welfare inclusivi e attenti alle donne in uscita dalla violenza. Un'esperienza fra reale e virtuale nel metaverso creato da Ultra

di Redazione

La violenza contro le donne è un fenomeno sociale da affrontare collettivamente e anche il mondo aziendale ha il dovere di agire per creare un luogo inclusivo e sicuro e per chiedere alla politica misure di promozione dell’empowerment socio-economico delle donne. Ma le aziende possono farsi portavoce di un cambiamento anche al loro interno, attuando azioni di welfare che rendano i propri luoghi di lavoro sicuri, inclusivi e non discriminanti.

Di questo si è parlato oggi a Milano dove rappresentanti di aziende provenienti da diversi settori si sono ritrovati per una riflessione condivisa in ambito di welfare e violenza di genere. L’evento si è tenuto presso il Meet – Centro di Cultura Digitale, uno spazio dove le nuove tecnologie sono a servizio nel sensibilizzare le persone e portare alla luce nuove conversazioni su temi urgenti e attuali. A stimolare il dibattito, insieme ad ActionAid, giornaliste, divulgatrici e attiviste come l’autrice, docente, attivista e moderatrice della tavola rotonda Giulia Blasi, l’autrice e sociologa Sumaya Abdel Qader, l’editor e podcaster Leila Belhadj Mohamed, la giornalista e fondatrice di The Period Corinna De Cesare ed Ella Marciello, Direttrice Creativa e attivista diHella Network. A chiudere la tavola rotonda Maura Gancitano, filosofa e co-fondatrice di Tlon.

Novità dell'evento la possibilità di fare un'esperienza immersiva ed esclusiva nel Metaverso realizzata grazie a Ultra, società del Gruppo Spindox, attiva nella creazione di mondi virtuali ed esperienze immersive, con il supporto delle tecnologie di realtà virtuale, aumentata e ibrida. La collaborazione con Ultra nasce dal voler, tramite l’utilizzo di una tecnologia innovativa, far vivere un'esperienza – anche empatica ed emotiva – altrimenti non fruibile a quanti hanno un ruolo chiave sull'empowerment socio-economico delle donne. Sperimentando un percorso che ricalca quello che le donne in uscita da situazioni di violenza si trovano ad affrontare, i partecipanti hanno potuto vivere in prima persona le loro stesse difficoltà e grazie a strumenti guida raggiungere finalmente libertà e autonomia. L’ambiente virtuale dell’esperienza nel Metaverso si è ispirato alla campagna #FreeNotFreezed, lanciata da ActionAid in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: il ghiaccio infatti è il protagonista dell’esperienza, simbolo dello stallo che vivono queste donne, i cui progetti di autonomia e libertà rimangono congelati proprio a causa della mancanza di sostegni adeguati da parte della politica.

Durante l’evento le aziende partecipanti sono state invitate a sposare la petizione – online su actionaid.it/freenotfreezed – facendo valere il ruolo anche politico che tutte insieme ricoprono chiedendo al nuovo Governo politiche integrate per le donne in uscita dalla violenza come un reddito, un lavoro dignitoso e una casa sicura. Inoltre, hanno potuto riflettere sulle condizioni di lavoro in azienda per le donne e in particolare su come si possa rendere l’ambiente di lavoro un luogo inclusivo e intersezionale, promuovendo un cambiamento della presenza femminile in azienda a partire da alcune azioni concrete: credere alle donne, saperle ascoltare, supportarle nel conciliare il carico di cura con gli orari lavorativi, applicare il congedo per donne che hanno subito violenza, sensibilizzare e definire policy interne che permettano a una azienda di creare uno spazio libero dalla violenza e sicuro per tutte.

“Le aziende possono svolgere un ruolo fondamentale nella prevenzione della violenza e nel conseguimento dell’empowerment socio-economico delle donne che l’hanno subita, perché possono essere il veicolo di reinserimento nel mondo del lavoro. Il nostro impegno sul tema in questi anni ha dimostrato che solo mettendo in rete tutti gli attori chiave si può garantire una presa in carico a 360° per assicurare alle donne che fuoriescono dalla violenza l’esercizio regolare dei loro diritti fondamentali, in particolare di quelli economici e sociali. Già nel 2020 erano circa 21mila le donne che avrebbero avuto bisogno di un supporto per raggiungere l’indipendenza economica. Vogliamo per loro strumenti concreti, non permettiamo che tornino nella spirale della violenza” affermaKatia Scannavini, Vice Segretaria Generale di ActionAid Italia.

Il lavoro che ActionAid svolge nel prevenire e contrastare la violenza di genere prosegue anche con WEGO!, un progetto che ha l’obiettivo di istituire e potenziare politiche e strumenti che favoriscano l’inserimento e il mantenimento lavorativo delle donne che subiscono o hanno subito violenza. Nel corso di questi anni WeGo! ha complessivamente supportato circa 400 donne nei percorsi di autonomia economica, formato 430 operatrici dei centri antiviolenza e delle istituzioni, sensibilizzato oltre 80 aziende oltre ad aver attivato un dialogo con attori chiave come i centri per l’impiego. Il progetto è cofinanziato dal programma REC (Rights, Equality, Citizenship) dell’Ue e coinvolge l’Italia, la Bulgaria, la Francia e la Grecia.

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