Stazione di Brindisi, nuova vita con le Acli

Il progetto “Polo Diritti Sociali in Viaggio” ha trovato il gradimento di Reti Ferroviarie Italiane Spa, che ieri ha consegnato alle Acli provinciali le chiavi di accesso ai locali del primo piano. Per 5 anni l'Associazione renderà più funzionale l’immobile. Tra le destinazioni, la costituenda “Fondazione di Comunità della Provincia di Brindisi” e altre esperienze di rete

di Redazione

Il primo piano della stazione ferroviaria di Brindisi avrà nuova vita grazie al progetto “Polo Diritti Sociali in Viaggio” della Presidenza provinciale delle Acli di Brindisi. Nella giornata di ieri, Reti Ferroviarie Italiane Spa ha consegnato ufficialmente le chiavi di accesso ai locali alle Acli Provinciali di Brindisi Aps che, per 5 anni, renderanno più funzionale l’immobile attraverso un progetto di rete con in testa le Acli, per farne un polo che risponderà ai bisogni dei cittadini dell’intera provincia.

«Abbiamo dato vita a una collaborazione inedita tra la Pubblica amministrazione e il Terzo Settore, quella tra chi gestisce i trasporti su ferro e chi si occupa dei viaggi immateriali di migliaia di cittadini fragili, come Rfi e Acli», sottolinea Gianluca Budano, presidente delle Acli del territorio brindisino. «Non lo faremo da soli, perché un immobile pubblico è di tutti e va gestito assieme. Una delle destinazioni non può che essere quella della costituenda “Fondazione di Comunità della Provincia di Brindisi” e di altre esperienze di rete, perché la risposta in rete è la più efficace, la migliore per aiutare i più deboli».

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.