Formazione

Caritas: a Goma la normalità è ancora lontana

Un rapporto della Caritas testimonia la sitazione ancora difficile dopo l'eruzione del 17 gennaio.

di Redazione

Spentasi la spettacolare eruzione, su Goma si sono spenti anche i riflettori dei media. Ma i suoi abitanti non cessano di combattere una quotidiana battaglia per la sopravivenza dopo che il 17 gennaio l?eruzione del vulcano Nyiragongo ha ridisegnato la sua topografia. La lava – racconta una nota della Caritas – é un tappeto nero, alto in media 3-4 metri. Non si é ancora raffreddato, a un mese e mezzo dall’eruzione, e sprigiona un acuto odore di zolfo. Ha conquistato circa il 20 per cento del territorio urbano, sfregiando il cuore della città e tuffandosi nel lago Kivu. Ha invaso il primo piano di centinaia di abitazioni e ricoperto strade e piazze, il cui tracciato viene ora ridisegnato sulla sua superficie. Ha distrutto completamente quattro quartieri e travolto o carbonizzato 45 scuole, un ospedale, cliniche e ambulatori, uffici pubblici, la cattedrale, strutture religiose, banche, stabilimenti, pompe di benzina, persino l’ufficio nazionale del caffè e la fabbrica della birra. Ha provocato, direttamente o indirettamente, la morte di oltre 100 persone: le ultime sette, uccise dai gas venefici che la pioggia ha fatto sprigionare – venti giorni dopo l’eruzione – dal magma non ancora consolidato. ‘Le modalità, i tempi e soprattutto i luoghi della ricostruzione di ciò che è andato distrutto sono oggetto di profonda incertezza – conferma Maurizio Marmo, responsabile per Caritas Italiana delle attività nella Repubblica congolese, nel quadro del progetto Grandi Laghi -. Goma è una città che deve decidere del suo futuro. Non sarà facile. Intanto, però, c’è da fronteggiare un presente non meno irto di problemi. La sola consolazione risiede nel fatto che alla catastrofe di gennaio non è succeduta una crisi umanitaria. I soccorsi sono stati rapidi e incisivi, gli aiuti sufficienti a fronteggiare i bisogni. Si temevano epidemie, che invece sono state scongiurate. Ma l’elenco delle necessità è foltissimo”. Ora il Nyiragongo, un vulcano della catena dei Virunga, ha diffuso sentimento di precarietà, laceranti angosce. I vulcanologi consultati dall’Onu, infatti, proprio nei giorni scorsi hanno annunciato una nuova eruzione in un futuro a breve termine.


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