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Qui Veneto, 65 profughi in arrivo nelle famiglie
I dieci enti autorizzati della rete EANET hanno raccolto la disponibilità di 500 famiglie ad accogliere profughi dall'Ucraina. In arrivo questa sera 65 persone: mamme e bambini ma anche intere famiglie con figli con disabilità
di Redazione
Due pulman sono in arrivo in Italia fra questa sera e questa notte, con a bordo rispettivamente 50 e 15 persone in fuga dall’Ucraina. Sono mamme con bambini, ma anche nuclei familiari con fragilità, difficoltà e disabilità. Ci sono anche dei papà, dispensati dall’obbligo militare nel caso di figli con disabilità. Nessuno è un minore solo.
Ad accoglierli saranno alcune famiglie del Veneto, che si sono rese disponibili attraverso i 10 enti autorizzati alle adozioni internazionali della rete EANET. «Abbiamo raccolto oltre mille disponibilità e fra queste abbiamo selezionato 500 famiglie in vari territori che metteremo a disposizione, se richiesto, delle singole Prefetture e delle singole realtà preposte. Abbiamo raccolto tanta generosità, ma occorre stare sempre molto attenti a non confondere generosità e apertura con facili scorciatoie all’adozione», spiega Angelo Vernillo, portavoce di EANET.
Alcuni degli enti autorizzati del network operano in Ucraina e lì hanno da anni relazioni con referenti, collaboratori, istituti. Un istituto di Leopoli con 60 bambini, di cui trenta sostenuti tramite i progetti di cooperazione di alcuni enti di EANET, sono stati accolti nei giorni scorsi in Italia e sistemati in un seminario della Diocesi di Padova. E questa rete che ora ha fatto da tramite con le singole famiglie, organizzando il ritrovo e la partenza. I pulman infatti sono partiti da Vicenza con il contributo dell’associazione SOS Bambino I.A. carichi di materiali: uno si è diretto verso il confine fra Ungheria e Ucraina, portando medicine, vestiti e cibo mentre l’altro si è diretto al confine tra Polonia e Ucraina carico di scarpe, vestiti per bambini, torce, batterie e medicine. Un pulman è stato messo a disposizione dalla ditta Casarotto e uno da privati: entrambi sono guidati da autisti volontari, Walter, Edoardo, Fausto e Diego. Un altro carico di medicinali e materiale sanitario è in partenza per l’Ucraina, destinazione l’Ospedale Militare di Vinnitsia e quattro orfanotrofi della regione. Per quanto riguarda invece l’accoglienza delle persone in arrivo, «gli enti autorizzati della rete EANET si mettono a disposizione anche per svolgere azioni di supporto, in sinergia con le realtà locali: raccolta di materiali, supporto psicologico, mediazione culturale… I nostri enti hanno professionisti che sanno cosa significa lavorare con minori feriti e traumatizzati e con le famiglie», conclude Vernillo.
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