Economia

Le imprese investono sempre di più sullo sviluppo sostenibile

La pandemia ha spinto il 68 per cento delle aziende a rinnovarsi. E cresce del 20 per cento anche la partecipazione a 
Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, in programma con la nona edizione il 12 e 13 ottobre all'Università Bocconi di Milano

di Redazione

L’impegno delle organizzazioni per la sostenibilità è in crescita. Gli indicatori sono molti, a cominciare dal dato, rilevato da IPSOS, che mostra come il 68% delle imprese in Italia stia investendo in sostenibilità, con un’accelerazione proprio nell’ultimo anno, a conferma che la pandemia ha spinto le imprese a rinnovarsi.
Un ulteriore indicatore di tale impegno è l’aumento della partecipazione a uno degli eventi più importanti in Italia sulla responsabilità sociale, Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale: sono il 20% in più rispetto al 2020 le organizzazioni protagoniste della manifestazione.
Il dato riguarda sia le grandi imprese, che in larga parte confermano una presenza ormai storica al Salone ma con oltre 20 aziende che partecipano per la prima volta, sia le PMI, che incrementano la loro presenza del 15%. Fra i comparti, cresce soprattutto la rappresentanza dal settore agroalimentare (+30% rispetto al 2020) e delle organizzazioni che si occupano di servizi, dalla gestione dell’acqua alle multiutility.

«Grazie al Salone abbiamo potuto vedere come in dieci anni è aumentato l’impegno delle imprese ed è cambiato il loro approccio: oggi la sostenibilità è sempre più integrata nelle strategie di sviluppo dell’organizzazione. E questo non solo per le pressioni regolatorie sui temi ESG, che hanno portato a sostanziali modifiche nei sistemi di corporate governance – afferma Rossella Sobrero, del Gruppo Promotore del Salone – ma anche per la spinta positiva che sta arrivando dal mercato. Le imprese che partecipano al Salone scelgono di esserci per raccontare storie di valore e per far conoscere il loro impegno: esempi positivi utili a stimolare altre organizzazioni ad adottare soluzioni innovative».

L’appuntamento con la nona edizione nazionale del Salone della CSR e dell’innovazione sociale è a Milano, il 12 e 13 ottobre: 231 protagonisti e 375 relatori che parteciperanno ai circa 100 eventi previsti nei due giorni di incontri, presentazioni, dibattiti intorno alle tre C della CSR.

Concretezza – In un momento in cui tutti parlano di sostenibilità la concretezza acquista un significato ancor più importante: è necessario infatti andare oltre la retorica e le buone intenzioni perché servono azioni tangibili inserite in strategie di medio lungo termine.
Coerenza – Il mercato chiede alle imprese, ma in generale a tutte le organizzazioni, di essere coerenti, condizione necessaria per mantenere il rapporto di fiducia con gli stakeholder. Anche per questo è necessario comunicare solo quanto realmente realizzato.
Collaborazione – La trasformazione in atto è così importante che deve vedere maggior collaborazione tra i diversi attori sociali. Le imprese devono modificare l’approccio al business, le organizzazioni del Terzo Settore imparare a coprogettare con il profit, gli enti pubblici devono comprendere che bisogna sostituire la logica dell’adempimento con quella del risultato. Una collaborazione multistakeholder che può rafforzare i processi e migliorare i risultati per la comunità.

L’evento sarà in forma ibrida: tutti gli incontri si svolgeranno presso l’Università Bocconi con accesso del pubblico a numero limitato, e saranno trasmessi in diretta streaming sulla piattaforma dedicata. Sono aperte le iscrizioni ed è possibile scegliere se seguire l’evento online o partecipare in presenza (fino ad esaurimento dei posti disponibili).

Tutte le informazioni sul sito https://www.csreinnovazionesociale.it/
Per iscrizioni https://salonecsr.it/registration/

Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale è promosso da Università Bocconi, CSR Manager Network, Global Compact Network Italia, ASVIS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Fondazione Sodalitas, Unioncamere, Koinètica.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.