Salute

Una nuova medicina territoriale è possibile

Si presenta a Roma giovedì 10 marzo l’Alleanza per la Riforma delle Cure Primarie. Tra gli obiettivi quello di riportare la medicina di prossimità al centro del Servizio sanitario nazionale. Nel corso dell’incontro stampa saranno presentati i sei punti del documento fondativo

di Redazione

Ripensare, valorizzare e riprogettare la medicina territoriale. È questo l’obiettivo dell’ “Alleanza per la Riforma delle Cure Primarie in Italia”, che si presenta a Roma giovedì10 marzo nella sede della sede Nazionale delle Acli in via Marcora,18, nel corso di un incontro con la stampa.
L’Alleanza nasce con l’intento di riportare al centro del Servizio Sanitario Nazionale la medicina di prossimità. Le Organizzazioni aderenti fanno proprie le proposte del Libro Azzurro, risultato di un lavoro di scrittura collettiva, promosso dalla “Campagna Primary Health Care: Now or Never”. Alla sua stesura hanno partecipato operatori e cittadini provenienti da tutta Italia: medici, studenti, specialisti in salute pubblica, infermieri antropologi, psicologi, fisioterapisti, amministratori locali.

Le Organizzazioni ritengono che dopo la pandemia:

  • sia necessaria una nuova visione complessiva del Servizio Socio-Sanitario nazionale, basato su Cure Primarie secondo l’approccio della “Primary Health Care” come indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità;
  • il rinnovamento di tutta l’assistenza primaria italiana rappresenti un obiettivo strategico e non più rinviabile;
  • la riforma delle Cure Primarie in Italia possa iniziare ad attuarsi se richiesta e sostenuta da una “massa critica” di organizzazioni-enti-movimenti sensibili alla problematica che condividono le linee di rinnovamento fondamentali e siano alleate tra loro.

Durante l’incontro sarà presentato il documento fondativo denominato “Proposte per la Riforma delle Cure Primarie in Italia”, riassumibile nei seguenti punti:

  1. Definire un’unica cornice istituzionale-organizzativa delle Cure Primarie
  2. Sostenere le comunità locali perché generino salute e benessere
  3. Territorializzare il Servizio Sociale e Sanitario
  4. Organizzare il lavoro delle Cure Primarie in equipe interdisciplinari e in rete con il territorio e ospedale
  5. Adottare metodologie che rendano i servizi costantemente e dinamicamente adeguati al contesto e alla domanda di salute
  6. Dotare le Cure Primarie di professionisti adeguati in numero, composizione, formazione e forma contrattuale.

Parteciperanno: Giorgio Sessa della Campagna Primary Health Care Now or Never; Gaia Iacchetti di Prima la Comunità; Andrea Gardini di Slow Medicine; Luciano Pletti di C.A.R.D.; Alessandro Nobili dell’Istituto Mario Negri; Luigi Brachitta del Movimento Giotto; Miriana Miotto dell’AIFeC; Margherita Miotto di Salute Diritto Fondamentale, Fulvio Lonati di Associazione APRIRE – Assistenza Primaria In Rete; Antonio Russo, vicepresidente nazionale Acli

Aderiscono all’Alleanza: Campagna Primary Health Care Now or Never; Associazione AIFeC – Infermieri di Famiglia e di Comunità; Associazione APRIRE – Assistenza Primaria In Rete; Associazione Prima la Comunità; Associazione Salute Diritto Fondamentale; CARD – Confederazione delle Associazioni Regionali di Distretto; EURIPA Italia – European Rural and Isolated Practitioners Association; Istituto Mario Negri; Movimento Giotto; Slow Medicine; Acli

L’Alleanza è aperta e promuove l’adesione di ulteriori organizzazioni che ne condividono le proposte.

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