Formazione

I Senza fissa dimora abitano a Via Modesta Valente

A Roma la Giunta comunale ha inaugurato un recapito postale virtuale per i senza fissa dimora. Modesta Valente verrà ricordata anche così.

di Barbara Fabiani

Era una povera donna molto amata dai volontari di Roma. Una “senza fissa dimora” che bazzicava spesso alla stazione Termini molto tempo prima che fosse trasformata in un megastore con annessa ferrovia. Modesta Valente morì una sera del 1983 sul marciapiede perché gli operatori dell’ambulanza che doveva portarla in ospedale esitarono a lungo a caricarla a causa delle sue condizioni igieniche, fatto per il quale si aprì un inchiesta presso la procura. In questi giorni la Giunta Comunale su suggerimento delle associazioni di volontariato ha scelto il suo nome per una “via virtuale”, ovvero un recapito postale per senza fissa dimora presso ognuno dei 19 Municipi in cui è divisa la Capitale (il numero civico corrisponderà al numero del municipio). Infatti, è completamente falso lo stereotipo che vuole queste persone senza affetti, anche se lontani, o senza amici dai quali ricevere delle lettere. Inoltre avere un indirizzo postale è utile anche per le comunicazioni dei servizi sociali riguardo a delle pratiche in atto o l’avviso del pagamento della pensione, o altro. Fino ad oggi i senza fissa dimora sceglievano di appoggiarsi agli indirizzi delle associazioni di volontariato, cosa che nessuno impedisce loro di continuare a fare se lo preferiscono. Via Modesta Valente risulterà sullo stradario del servizio postale come una normale via della città. E’ bello pensare che Modesta entri così a far parte della ricca e umana storia popolare di Roma. www.comune.roma.it/dipsociale/pagine_SFD/pagina_via_modesta_valente.htm.


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