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Iraq: deputati Ulivo chiedono fine dell’embargo

Un folto gruppo di deputati dell'Ulivo rivolge al governo con una mozione che è stata presentata alla Camera. Primi firmatari Giovanni Bianchi, Lapo Pistelli e Pierluigi Castagnetti

di Redazione

La fine dell’embargo all’Iraq e lo sblocco dei contratti che stanno danneggiando molte imprese italiane oltre a tenere alto il prezzo del petrolio, fanno parte delle richieste che un folto gruppo di deputati dell’Ulivo rivolge al governo con una mozione che e’ stata presentata alla Camera. Primi firmatari Giovanni Bianchi, Lapo Pistelli e Pierluigi Castagnetti, della Margherita. Dopo avere sottolineato che nessuna prova è emersa fino ad ora su complicita’ dell’Iraq con gli attentati dell’11 settembre alle Twin Towers, i parlamentari sostengono che ”il protrarsi dell’embargo non ha più alcuna giustificazione coerente con le risoluzioni Onu” e soprattutto si sta traducendo solo in ”situazioni di sofferenza della popolazione, testimoniate dalla Croce Rossa e dall’Oms”. ”Molti contratti sottoscritti da aziende italiane nell’ambito dell’intesa ‘oil for food’ -affermani i parlamentari- sono trattenuti ‘on hold’ dalla Commissione Onu” e ”l’assenza dell’Iraq dal tavolo di negoziazione del prezzo del petrolio ha ripercussioni sul prezzo del greggio e danneggia gli interessi del nostro Paese”. A tutto questo si aggiunge ”preoccupazione” per le ipotesi Usa di nuove azioni militari contro l’Iraq da collegare a quelle contro Bin Laden che peraltro ”non hanno trovato accoglienza positiva da parte dei principali alleati nella lotta al terrorismo”. Con queste premesse i parlamentari dell’Ulivo che hanno sottoscritto la mozione, chiedono al governo di ”avanzare alla competente commissione Onu una formale richiesta di sblocco dei contratti firmati con l’Iraq”, di ”procedere come hanno gia’ fatto altri paesi tra cui la Spagna, a formalizzare piena rappresentanza diplomatica a Baghdad”. Infine di proporre formalmente all’Onu la cessazione dell’embargo.


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