Comitato editoriale
Al via “Ecce nova facio omnia”: l’evento diffuso di Exodus
Parte oggi e fino al 7 ottobre il 32° Capitolo di Exodus in una Special Edition: un evento diffuso, in presenza a Sonico e in contemporanea online in tutte le sue realtà in Italia e nel mondo
di Redazione
In una special edition (causa restrizioni covid), torna dopo due anni, il Capitolo di Exodus, l'evento annuale in cui Don Antonio Mazzi incontra tutti i suoi ragazzi, gli educatori, i volontari, i collaboratori ed amici. Dopo l'edizione 2019, che si è svolta a Milano nella sede centrale della Fondazione nel Parco Lambro, per il Capitolo Exodus 2021 ha scelto una nuova formula.
Sarà infatti un vero e proprio evento diffuso perché, come recita il titolo di questa edizione “ECCE NOVA FACIO OMNIA – sto facendo tutte le cose in modo nuovo” – dal 4 al 7 ottobre, una rappresentanza sarà in presenza a Sonico nella struttura gestita dalla Coop InExodus in Val Camonica, nel pieno rispetto delle normative covid, ma in contemporanea, tutti gli altri 300 partecipanti vivranno il Capitolo da Casa in collegamento zoom nei momenti di condivisione e svolgeranno parallelamente le stesse attività di laboratorio, trekking e festa.
“Ho voluto fortemente questo Capitolo, perché sento forte il bisogno di guardare tutti i miei ragazzi dritti negli occhi, dopo tanti mesi in cui abbiamo potuto vederci solo tramite uno schermo – dice don Mazzi – Certo, occorre stare attenti a tutte le regole, ma quest’anno non potevamo mancare questo straordinario appuntamento di incontro e di formazione. Sarà un “diversamente Capitolo, perché lo vivremo in modo nuovo, diversamente: non avremo un solo Capitolo, ma tanti Piccoli-Capitoli in un evento diffuso in Italia e nel mondo. Sarà una sfida e insieme saremo un movimento”.
Perché questo titolo: "Ecce nova facio omnia”? Il Capitolo è il cuore del progetto di Exodus, punto di arrivo e ripartenza, di verifica e riprogrammazione, di amicizia e di festa, in cui confluiscono la fatica, le aspettative maturate, i desideri, le conquiste, le ferite ancora aperte, i propositi rimasti ancora sulla carta e quelli realizzati, i legami rinsaldati e le relazioni equivoche, le fragilità e i momenti felici di un anno di strada. “E quest’anno, in particolare, abbiamo chiesto ai ragazzi di arrivare e ripartire con un grande proposito per il nuovo anno facendo tutte le cose in modo nuovo, che significa avere occhi nuovi per vedere le cose diversamente, una strada nuova davanti che ci dia speranza e non ci faccia tornare sugli errori o i sui passi falsi del passato, avere sogni nuovi dentro di noi, perchè ciò che sembra impossibile cominci a diventare possibile. Insomma, che sia davvero un buon “nuovo inizio per tutti!“ conclude don Mazzi.
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