Formazione

Centenario Don Gnocchi: un anno di celebrazioni

Presentato oggi il programma di manifestazioni della Fondazione Don Carlo Gnocchi che si prepara a celebrare il suo ideatore, nel centenario della nascita

di Redazione

Con un vasto programma di manifestazioni, la Fondazione Don Carlo Gnocchi si prepara a celebrare il suo ideatore, nel centenario della nascita del ‘padre dei mutilatini’ e nel 50/o anniversario dell’istituzione della Fondazione che il sacerdote volle con tutte le forze per assicurare cura, riabilitazione e integrazione sociale a bambini in anni in cui l’handicap voleva davvero dire l’esclusione dalla societa’. E la Fondazione che porta il suo nome ha scelto di presentare il programma delle celebrazioni nel giorno in cui ricorre anche il 46/o anniversario della morte di don Gnocchi. ”Non e’ un caso – ha spiegato il presidente della Fondazione, monsignor Angelo Bazzari -: nella visione cristiana la morte fisica e’ il ‘dies natalis’ e da questo dobbiamo prendere la spinta per celebrare don Gnocchi, per tornare alle nostre radici per alimentare quella continuita’ nella riserva emozionale che tutti abbiamo”. Don Carlo Gnocchi moriva il 28 febbraio 1956 a soli 53 anni. Nato a San Colombano al Lambro, presso Lodi, il 25 ottobre 1902, viene ordinato sacerdote nel 1925. Allo scoppiare della II Guerra Mondiale, si arruola come cappellano volontario e parte, prima per il fronte greco-albanese, poi, con gli alpini della Tridentina, per la campagna di Russia. Nel gennaio del ’43, durante l’immane tragedia della ritirata del contingente italiano, cade stremato ai margini della pista dove passava la fiumana dei soldati. Raccolto da una slitta, si salvo’. E’ in quei giorni, che raccogliendo le ultime volonta’ dei soldati in fin di vita, matura l’idea di realizzare una grande opera di carita’, che trovera’ compimento, a guerra finita, nella Fondazione Pro Juventute. Un’opera che don Gnocchi non fece pero’ in tempo a vedere compiuta. L’ultimo suo gesto profetico fu quello di donare le cornee a due ragazzi non vedenti quando ancora in Italia il trapianto di organi non era regolato da apposite leggi. Il processo di beatificazione, avviato 15 anni fa dall’arcivescovo di Milano, cardinal Martini, e concluso nel 1991 in sede diocesiana, e’ ora in corso di svolgimento alla Congregazione della Cause dei Santi. Ora, a 50 anni dalla sua istituzione, la Fondazione Don Gnocchi puo’ vantare grandi numeri: 20 centri di ricovero e riabilitazione in nove regioni d’Italia; un ‘hospice’ per malati terminali di cancro; 54 ambulatori territoriali di riabilitazione; 12.000 degenti l’anno e 6.700 persone curate quotidianamente; un fatturato che nel 2001 e’ stato pari a 270 miliardi di lire. Il programma delle celebrazioni, che si svolgeranno non solo a Milano ma in molti altri luoghi d’Italia, e’ particolamente articolato: ci saranno cosi’ ‘I giorni della memoria’, tra i quali spiccano la Messa solenne, domenica 3 marzo alle 11 presso l’istituto Palazzolo e che verra’ trasmessa in diretta da Raiuno, mentre il Santo Padre ricordera’ don Gnocchi all’ Angelus e – lunedi’ 11 marzo al Teatro dal Verme di Milano – la proiezione del film documentario ‘La citta’ di Milano ricorda don Carlo’, prodotto dalla Fondazione; ‘I giorni della riconoscenza’, con il pellegrinaggio a Lourdes dal 19 al 25 maggio, quindi, domenica 23 giugno, a San Colombano al Lambro, la ‘Giornata della Riconoscenza’, e, sabato 19 ottobre, la solenne celebrazione nel Duomo di Milano in occasione della Giornata diocesana del malato.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA