Mondo
Un corridoio urgente per le persone con disabilità
Il presidente della Fish scrive ai ministri Stefani e Di Maio per chiedere che venga dedicata una priorità ai corridoi umanitari per le persone con disabilità dell’Ucraina. «Proprio le persone con disabilità, infatti, vivono negli scenari di guerra la maggior condizione di vulnerabilità, ritrovandosi spesso senza i servizi e i supporti necessari a salvare la propria vita».
di Redazione
Tramite una lettera a firma del proprio presidente Vincenzo Falabella, inviata al ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio, la Fish ha chiesto «che venga dedicata una priorità ai corridoi umanitari per le persone con disabilità dell’Ucraina, a partire dai minori e dalle donne con disabilità grave». In precedenza la Federazione aveva rivolto il medesimo appello alla ministra per le Disabilità Erika Stefani.
«Esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per la situazione di conflitto in corso in Ucraina», ha scritto Falabella nella lettera inviata al ministro Di Maio, «guardando in particolare alle sofferenze della popolazione civile e segnatamente alla situazione delle centinaia di migliaia di persone con disabilità, bambini, bambine e adulti. Proprio le persone con disabilità, infatti, vivono negli scenari di guerra la maggior condizione di vulnerabilità, ritrovandosi spesso senza i servizi e i supporti necessari a salvare la propria vita».
«Nel guardare dunque con apprensione a quanto sta accadendo in Ucraina e ben consci che ogni conflitto porta con sé morte e distruzione, causando sofferenza alle popolazioni e minacciando la convivenza tra le nazioni, ci appelliamo innanzitutto ai princìpi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con disabilità, con il relativo impegno di ogni Paese per garantire il superiore interesse e la conseguente tutela dei diritti umani delle persone più vulnerabili».
La Fish si è dichiarata disponibile ad ogni forma di collaborazione per favorire l’arrivo in Italia alle cittadine e ai cittadini con disabilità dell’Ucraina.
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