Non profit

Comunità e street arts nel segno della filantropia

In occasione del 1 ottobre è in programma un evento diffuso per realizzare un’opera d’arte corale in 120 luoghi d’Italia. A Milano viene presentata l’opera realizzata da Cretive Lab allo Spazio Zumbimbi. I murales racconteranno storie di riscatto e di creatività, di aggregazione e di solidarietà, di coloro che si prendono cura della propria città e dei suoi abitanti

di Redazione

Sono 3.400 i progetti sul territorio che ogni anno vengono realizzati da Fondazione Cariplo e dalle 16 fondazioni di comunità Cariplo. Ed è proprio per portare l’attenzione sul ruolo di chi svolge attività filantropica si celebra il 1 ottobre la Giornata Europea delle Fondazioni.

L’edizione di quest’anno si arricchisce di un’iniziativa che sarà realizzata contemporaneamente in 120 luoghi in Italia, grazie a “Non sono un murales – Segni di comunità”, la proposta di Acri, l’associazione che riunisce in Italia le 86 fondazioni di origine bancaria; un evento diffuso, che vedrà coinvolte diverse comunità nella realizzazione di un’opera d’arte corale riproducendo un murales creato per l’occasione dallo street artist LDB. L’opera rappresenta una mamma che allaccia le scarpe ad un bimbo e rappresenta la ripartenza insieme, aiutando i più piccoli, i più deboli.
All’iniziativa hanno aderito anche: la Fondazione di Comunità Milano, la Fondazione della Comunità bresciana, la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza Onlus, la Fondazione della Comunità Bergamasca, la Fondazione della Comunità Mantovana, la Fondazione Comunitaria del Verbano Cusio Ossola.

Le sei fondazioni di comunità racconteranno con sei murales storie di riscatto e di creatività, di aggregazione e di solidarietà, di coloro che si prendono cura della propria città e dei suoi abitanti. Un modo nuovo per parlare del territorio e delle comunità, un segno di condivisione e di partecipazione attiva, un’occasione per riappropriarsi degli spazi comunitari, tornare a progettare insieme e – pur rispettando tutte le regole di sicurezza – ricominciare a condividere idee e pratiche di cura del bene comune.

La vera sfida per chi fa filantropia, oggi, è saper leggere la realtà e i suoi cambiamenti per generare valore per le comunità. Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo osserva: «La Giornata europea delle Fondazioni e le iniziative ad essa collegate vogliono essere un segno visibile del fatto che la comunità si costruisce attraverso soggetti, associazioni e organizzazioni che sul territorio mettono a disposizione le proprie energie e le proprie risorse per avvicinarsi alle persone e aprire spazi di condivisione. Da 30 anni Fondazione Cariplo, con la preziosa collaborazione delle Fondazioni di Comunità, lavora a sostegno delle reti del territorio per promuovere la comunità. Oggi più che mai abbiamo bisogno di comunità forti e coese, per ripartire insieme e sostenere uno sguardo verso un futuro che non lasci indietro nessuno».



I ragazzi del Creative Lab che hanno realizzato il murale allo spazio Zumbimbi

In 30 anni Fondazione Cariplo ha contribuito ad oltre 35mila progetti nel campo dell’Arte e Cultura, per l’Ambiente, per la Ricerca Scientifica e per il Sociale, mettendo a disposizione di queste iniziative 3,5 miliardi di euro. In questo quadro, Fondazione di Comunità di Milano ha sostenuto 289 progetti locali con un forte impatto sulle comunità di Milano e dei 56 Comuni metropolitani in cui opera, erogando oltre 28,6 milioni di euro nei suoi primi due anni di attività.
Con una capacità di raccolta fondi di oltre 38,8 milioni di euro, nel biennio 2019/2020 la Fondazione di Comunità di Milano ha attivato bandi e progetti alimentati da risorse proprie e da raccolte fondi che hanno avuto un’importante ricaduta sociale a favore delle fasce più deboli e vulnerabili delle comunità locali, oltre ad offrire, durante la pandemia, un fondamentale sostegno a interventi di contrasto all’emergenza sanitaria a fianco di enti e singoli cittadini impegnati nella lotta al virus.

Lo spazio Zumbimbi, scelto per il murales, è un luogo emblematico dell’impegno della Fondazione di Comunità Milano. L’intervento “Zumbimbi” ha garantito l’accoglienza e l’assistenza a bambini soli, i cui genitori erano ospedalizzati a causa del Covid. Realizzato da La Cordata rientra infatti nell’iniziativa #MilanoAiuta, lanciata dalla nostra Fondazione, nelle prime fasi della pandemia, nella consapevolezza che l’emergenza sociale avrebbe affiancato l’emergenza sanitaria e colpito le fasce più fragili della comunità. Con queste motivazione Fondazione di Comunità Milano ha costituito il Fondo Solidale #MilanoAiuta che, in due mesi, ha raccolto oltre 1,4 milioni di euro grazie a 1.000 donatori.

Il Fondo ha permesso di sostenere 74 progetti di contrasto all’emergenza sociale, potenziando gli interventi di prossimità e di assistenza a beneficio di persone e famiglie fragili (anziani soli, malati, disabili, bambini).
La giornata delle Fondazioni è un’opportunità per accendere un faro su questo luogo simbolo della pandemia, in cui si è creata una rete solidale che ha visto impegnate La Cordata, Emergency, Diaconia Valdese, supportate da Fondazione di Comunità Milano, affiancata da Fondazione Cariplo e Comune di Milano per portare cura e accoglienza a bambini in difficoltà.

L’appuntamento milanese è in via Zumbini 6 (lo spazio del progetto di accoglienza Zumbimbi) il 1 ottobre alle ore 11.30. Qui il murales è stato realizzato dai ragazzi del Creative Lab e alcuni Minori stranieri non accompagnati accolti all'interno delle strutture del servizio Saltatempo de La Cordata.

«La Fondazione svolge la sua attività a sostegno di interventi di utilità sociale nei settori dell’assistenza sociale; dell’arte, della cultura e dell’ambiente. Opera anche con Progetti Speciali che rispondono a specifiche finalità: a beneficio dei bambini e dei diversamente abili per favorire in gioco inclusivo; di formazione e crescita professionale per ragazze e ragazzi fragili» afferma Carlo Marchetti, presidente Fondazione di Comunità Milano. «La Fondazione non è impegnata solo sul fronte erogativo, si candida infatti, come attivatore di capitale sociale, a svolgere un ruolo propositivo con il coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati che vivono e operano sul territorio. Stimolare il cambiamento, costruire i legami necessari ad una comunità davvero solidale, coesa e inclusiva sono le finalità dell’azione quotidiana».

Su tutto il territorio nazionale sono circa 1.000 bambini, ragazzi, artisti, insegnanti, detenuti, persone disabili, migranti sono stati coinvolti in percorsi guidati per realizzare un murales, reinterpretando in chiave personale uno stencil creato per l’occasione dallo street artist LDB. Il 1° ottobre l’inaugurazione dei murales sarà ovunque accompagnata da piccoli eventi locali, in cui gli autori delle opere presenteranno alla cittadinanza il percorso che ha portato alla loro realizzazione e i valori che ispirano l’attività quotidiana in quegli spazi.
A far da capofila a tutti gli eventi sui territori Acri, insieme all’Associazione La Nuova Europa e al Comune di Ventotene, organizza un evento sull’Isola di Ventotene (Lt), nel luogo in cui ottant’anni fa Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi scrissero il loro visionario Manifesto. Partecipano gli studenti della Scuola d’Europa a Ventotene, provenienti da licei e università italiane ed europee. Fondata sull’isola dall’Associazione La Nuova Europa nel 2017, la Scuola coinvolge ragazzi dai 15 ai 22 anni per diffondere la cultura europea e la storia della sua integrazione, a cominciare dal Manifesto di Ventotene, sensibilizzando e formando i giovani sul tema della cittadinanza europea. Qui, lo street artist LDB, che è l’autore dello stencil matrice di tutte le opere al centro della Giornata, realizzerà la sua personale versione dell’opera.

Immagini fornite da Ufficio stampa

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.