Famiglia

Globalizzazione: la “città del mobile” si fa arredare da Ikea

Succede a Quarrata, un centro della provincia di Pistoia

di Gabriella Meroni

Prezzi stracciati, velocità nelle consegne, possibilità di arredare i locali dalla A alla Z. Una politica davvero allettante quella di “Ikea”. Talmente allettante che anche l’amministrazione comunale della “città del mobile” (Quarrata, in provincia di Pistoia) non ha resistito alla tentazione. E, alla faccia di commercianti e produttori locali, anche gli uffici del Comune si sono rivolti, per i mobili dei laboratori didattici, alla catena svedese. E, dato che il risultato è stato buono, ci sarà anche una seconda volta. Il 14 febbraio tre dipendenti (ai quali è stata pagata un’indennità di 103 euro) sono stati incaricati di ritirare nel centro commerciale di Bologna, mensole, scrivanie, vetrinette e perfino tappeti per arredare i nuovi laboratori di via Montalbano. “Si tratta della prima volta che acquistiamo i mobili da “Ikea”- spiega Antonietta Catapano, funzionaria dell’ufficio pubblica istruzione – e credo che non sarà neanche l’ultima: ci siamo trovati davvero bene”. E non si tratta solamente di motivi dettati da esigenze di risparmio. “L’importo – spiega Catapano – non era tale da richiedere una gara per cui abbiamo deciso di rivolgersi a chi offriva un servizio più adeguato alle nostre esigenze. I laboratori devono partire e avevamo poco tempo per arredare tutto. Con “Ikea” abbiamo avuto i mobili in 20 giorni: dalle scrivanie agli accessori da metterci sopra. I prezzi sono molto concorrenziali e in più abbiamo risparmiato sulle spese di trasporto e di montaggio”. Condizioni che nessun altro negozio, neanche di Quarrata (almeno per il Comune), avrebbe potuto applicare: “Se ci fossimo rivolti ad altri – conclude Catapano – avremmo dovuto chiedere a più commercianti per avere tutti gli arredi. Solo per le spese di trasporto il risparmio è stato perciò notevole”.


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